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Oggi la grappa deve essere

in grado di reggere un bicchiere capiente che consente

una grande superficie di contatto tra distillato e aria, e

quindi una percezione abbondante dei profumi.

Un bicchiere, quindi, di capacità non inferiore ai cin-

quanta millilitri riempito appena a metà.

Ma grappe di notevole eleganza danno il meglio

di se stesse in bicchieri grandi il doppio in cui non

più di un terzo viene occupato dal distillato. Fon-

damentale importanza assumono pure la foggia e

il materiale di cui il bicchiere è costruito.

Per quanto riguarda la prima, la forma di

tulipano

pare

la più appropriata, specialmente se si tratta di grappa

giovane.

Pure certi

flûte

, non troppo stretti e non

troppo alti, consentono una notevole valoriz-

zazione dell’aroma, soprattutto per la degu-

stazione di acqueviti di notevole fragranza.

Alcune grappe a lungo invecchiate reggono

senza problemi il

ballon

, ma la concentra-

zione d’aroma prodotta da questo bicchiere

limita fortemente il suo impiego a spiriti

molto temperati e caratterizzati da elevata

suadenza.

Da evitare,

perché concentrano troppo

l’alcol determinandoun’aggressionedella

mucosa olfattiva, i bicchieri a palloncino

concamino strettoderivati dalle acqueviti

di frutta servite ghiacciate.

Di certo la grappa va offerta in bicchieri di fine cristallo

muniti di stelo piuttosto lungo. Solo su questo e sul piede

sono ammesse leggere modellature, incisioni discrete,

piccole decorazioni eseguite per molatura: il corpo del

bicchiere è tanto più apprezzato quanto più è semplice

e inconsistente. E’ comunque nostra convinzione che

tutto quanto concerne il servizio di una grappa deve

dare il senso dell’immaterialità: in fondo si tratta di

spirito di vinaccia!

La procedura di valutazione in 5 mosse

Fase 1

Impugnate correttamente il bicchiere e ponetelo

tra il vostro occhio e una superficie bianca che abbia

qualche linea nera ben definita, in un ambiente bene

illuminato a luce bianca. Inclinatelo, se occorre. Osservate

la trasparenza della grappa, la tonalità, la saturazione e la

concentrazione del colore. Sepresenta bollicine valutatene

il diametro, la concatenazione, la velocità di emersione.

Fase2

Ora fate ruotare il bicchiere inmodo che la grappa

formi per pochi secondi un vortice bagnando le pareti del

bicchiere. Osservate gli archetti che la grappa produce

mentre il velo di liquido si ricongiunge al resto che

occupa la parte bassa del bicchiere. Valutate l’ampiezza

dell’arco e la velocità con la quale scendono le lacrime

che si formano alla base degli archi. A differenza del vino

il fenomeno non è foriero di informazioni importanti,

ma sono belli a vedersi.

Fase 3

Portate ora il bicchiere vicino al naso. Inspirate

per circa 3 secondi. Poi ripetete l’operazione prima con

la narice destra e quindi con la sinistra. Mettete ancora

in rotazione la grappa e ripetete la stessa operazione.

Calatevi nel profumodella grappa e contemporaneamente

lasciate che evochi emozioni ed episodi: scoprirete così

di conoscere centinaia di note odorose, molte più di

quante pensavate, e scoprirete che la grappa ne contiene

una grande quantità, cosa che mai avreste sospettato.

Fase4

Prelevate il vostro sorso abituale grappa, 15-20mL,

e lasciatelo defluire nel cavo orale fino alla deglutizione,

senza compiere alcun movimento artificioso. Apprezzate

i sapori (dolce, acido, salato e amaro) e gli stimoli tattili:

astringenza, calore, corpo.

Fase5

Socchiudeteora labocca e respirate connaturalezza

concentrandovi sugli aromi che percepite in bocca.

Ancora lasciate che le emozioni e gli eventi della vostra

vita scorrano man mano gli aromi di bocca si presentano

uno dopo l’altro al cospetto dell’olfatto.

M

del bere

82

mixer

settembre 2015