Il sommelier
GLI ESPERTI
La Puglia
ricomincia ad
andare in bianco
Luca Gardini
P
igliate la Puglia e osservatela con oc-
chio attento. Sarà facile notare che non
le manca nulla. Eccellente fin quasi
all’eccesso dal punto di vista natura-
listico per quella, scusate il gioco di
parole, naturalità, che si mostra disinvolta
persino in riferimento all’agricoltura. Non a
caso la regione è stata considerata come il
granaio d’Italia -ancora potrebbe vantarne il
titolo- senza dimenticare che qui crescono,
con una facilità che ha quasi della spontanei-
tà, verdure dai colori accecanti e dai sapori
intensi. Il merito va ripartito tra clima, ge-
nerosamente assolato, e terra rossa. In realtà
il ‘pavimento regionale’ è costituito da un
elevato numero di variabili geologiche, che
comprendono: argilla, tufo, calcare e marna.
Infine gli alberi. Se dall’ulivo si ricavano al-
cune tra le cultivar più gustose e in alcuni
casi più salutari (la Coratina è una tra le
varietà più ricche in assoluto di polifenoli)
dalla vite si ottengono uve dai sapori tipici
e generosi. L’alberello da queste parti non
è mai un diminutivo, ma un sistema di alle-
vamento della vite portato in dote dai greci,
che qui più che altrove, decisero di importare
cultura e, appunto, coltura. Il risultato è che
ancor’oggi molte varietà, in particolar modo a
bacca rossa, vengono ancora allevate secondo
questa tecnica che favorisce il più possibile
l’irraggiamento solare dei frutti.
UNA REGIONE DEDICATA STORICAMENTE AI
ROSSI E AI VINI ROSATI, RISCOPRE LA PROPRIA
VOCAZIONE PER IL BIANCO ATTRAVERSO DUE
INCONTRI E ALTRETTANTE DEGUSTAZIONI
PROMOSSE DALL’ASSOCIAZIONE VINOWAY
DI LUCA GARDINI
Romagnolo verace, Luca
Gardini inizia giovanissimo
la sua carriera, divenendo
Sommelier Professionista nel
2003 a soli 22 anni, per poi
essere incoronato, già l’anno
successivo, miglior Sommelier
d’Italia e -nel 2010- Miglior
Sommelier del mondo.
90
mixer
settembre 2015