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el caos calmo in cui si trova il settore del
gioco pubblico, in fermento per via di
una riforma generale, lungamente attesa
ma ancora oggi incompiuta, esistono dei
punti fermi imposti dal Legislatore, sia
pure attraverso ripetuti aggiornamenti normativi
e vari interventi legislativi. Come il divieto di
offrire giochi online non autorizzati all’interno
dei pubblici esercizi. Una disposizione che è op-
portuno ribadire in questo particolare periodo
in cui il proliferare di leggi e regolamenti di
carattere locale (comunali, regionali o provin-
ciali) sta limitando fortemente le possibilità di
installare apparecchi da intrattenimento nei bar
di varie località. Col risultato che alcuni esercenti
si sentono invitati a sostituire le “vecchie” slot
con dei terminali non bene identificati, nel gergo
individuati con il termine ‘Totem’. E in barba alle
leggi nazionali. Spesso per mancanza di infor-
mazioni (ma la legge, come noto, non ammette
ignoranza!), e a volte anche nella consapevolezza
di commettere un reato. Magari dovendo trovare
copertura in seguito al mancato introito che un
tempo garantivano le slot di Stato. Se tali appa-
recchiature sono state classificate ormai da tempo
come illecite - dai Monopoli di Stato prima e
dal cosiddetto Decreto Balduzzi (legge n.189 del
2012) poi - con la più recente Legge di Stabilità
per il 2015 il governo è tornato sulla materia
introducendo specifiche sanzioni per chi ospita
questi terminali nei propri locali. Anche piuttosto
salate. Ed è bene che lo sappiano gli esercenti
che, in un modo o nell’altro, abbiano fatto un
pensierino su questo tipo di giochi. Come rileva-
to nella relazione tecnica che ha accompagnato
la Legge, proprio in virtù della rilevanza della
“forma di illegalità attuata attraverso i cosiddetti
Totem”, cioè “tipologie di apparecchi utilizzati
per l’effettuazione di giochi online attraverso la
connessione a siti illegali”, viene prevista la san-
zione amministrativa in misura fissa pari a ven-
timila euro, “considerata la potenziale dannosità
dell’illecito, posto che le apparecchiature possono
essere utilizzate anche da soggetti minorenni,
comunque senza alcun controllo e con posta di
gioco anche illimitata”. In modo da prevedere,
simmetricamente a quanto previsto per le slot
irregolari, che la base imponibile sia determinata
induttivamente, presumendo l’utilizzoper almeno
un anno e attuando la confisca della macchina.
Aggiungendoperò che trattandosi di gioco illecito
effettuato essenzialmente con modalità online,
sia da prevedere come per il gioco a distanza
regolare l’applicazione dell’imposta unica con
aliquota al 6 percento. Per un conto assai salato
per i trasgressori.
M
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Mixer
SETTEMBRE 2015
Giochi al bar
GLI ESPERTI
NEI COMUNI IN CUI LE SLOT SONO MESSE AL BANDO
DALLE LEGGI LOCALI, C’È CHI PUNTA AL RIMPIAZZO CON
I ‘TOTEM’ PER IL GIOCO ONLINE. MA LA PRATICA NON È
LEGALE E LE SANZIONI, ORA, DIVENTANO SALATE.
DI ALESSIO CRISANTEMI
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Se la slot manca
il totem rimane
un tabù