Mixer collection caffe 2018

con chicchi di caffè e quindi non riserva sorprese e conseguenze di sorta: è una bevanda consigliabile senzaproblemi, chenon interferiscecolmetabolismo e con il sonnoe che si potrebbeprevedere sostanzial- mente inqualsiasi regimealimentaresenzaparticolari accorgimenti o “avvertenze per l’uso”. Quale il più indicato in un regime dietetico? Per una persona sana, non ipertesa né ansiosa, che sia abituata a non zuccherare molto questo tipo di bevande, è possibile prevedere sia l’uso di caffè in corrette quantità (diciamo non più di tre al giorno, con la riserva di consumare decaffeinati qualora si abbia voglia di un’ulteriore tazzina), sia l’uso di caffè al ginseng (anche in questo caso non andrei oltre le due-tre tazzine emai di sera), sia quello d’orzo, per il quale invecepossiamo esseremoltopiù tranquilli sia nellequantitàgiornalierechenell’eventualeconsumo serale. Il problema dietetico si pone semmai dinanzi all’ipotesi che queste bevande vengano consumate ripetutamente nella giornata e che ogni volta si cada nella tentazione di zuccherare troppo la tazzina: se il numero delle calorie di un caffè senza zucchero è vicino allo zero (quindi compatibile con qualsiasi tipo di dieta) il numero delle calorie di cinque caffè (di qualsiasi tipo) con due cucchiaini di zucchero in ogni tazzina avvicina pericolosamente il computo totale delle calorie a quello di un piatto di spaghet- ti. Come dire: mangiare “un primo” senza averlo previ- sto. Si capisce bene che in qualsiasi regime die- tetico che preveda una restrizione calorica un piatto di pasta impre- visto e non calcolato, seppur sotto forma di “innocuo caffè”, debba rappresentare un elemen- to da non sottovalutare. Inu- tile dire che per un diabetico, ad esempio, sarebbe un problema: ma – ripeto – un problema determinato dallo zucchero aggiunto e non dal caffè. COLLECTION / Mixer 45 10 MOTIVI PER BERE UN CAFFÈ AL GIORNO Ecco 10 ragioni scientificamente provate per le quali si dovrebbe bere un BUON caffè: • Il caffè è un ottimo antiossidante Una ricerca ha dimostrato che il corpo umano assorbe più antiossidanti dal caffè che da frutta e verdura. • Il profumo del caffè ha un effetto anti-stress Una équipe di ricercatori coreani ha scoperto che nel cervello di soggetti esposti all’aroma dell’espresso le proteine collegate allo stress reagiscono in modo positivo. • Il caffè riduce i sintomi della malattia di Parkinson Da un articolo pubblicato nel 2012 sulla rivista ScienceDaily si evince che bere caffè aiuta le persone colpite dal Parkinson a controllare meglio i movimenti. • Fa bene al fegato (soprattutto dopo l’uso di alcolici) Nel 2006 è stato condotto uno studio su 125.000 persone che ha mostrato come le persone che bevono almeno una tazza di caffè al giorno diminuiscano del 20% la probabilità di sviluppare una cirrosi epatica. • Aiuta a prevenire malattie cardiovascolari Se si bevono dalle 3 alle 5 tazzine al giorno di caffè si aumenta la protezione contro le malattie cardiovascolari, offrendo uno scudo contro infarto, ictus e scompensi cardiaci. • Può rendere più felici L’Istituto Nazionale della Sanità americano ha rivelato che le persone che bevono almeno 4 tazze di caffè a settimana hanno il 10% di probabilità in meno di essere depresse rispetto ai non consumatori. • Caffè e cancro Il caffè riduce il rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro come quello del cavo orale/faringe, il tumore del fegato, la cirrosi epatica, il tumore dell’endometrio e forse – sono in corso ancora alcuni studi in merito – il tumore del colon-retto. • Caffè e metabolismo Bere un caffè prima di fare attività fisica può favorire il metabolismo facendo crescere anche il livello di adrenalina nel sangue. Di conseguenza anche i grassi bruciano più velocemente (e si dimagrisce più in fretta!). • Utile per prevenire il diabete Quattro tazze di caffè al giorno riducono del 50% la probabilità di sviluppare il diabete mellito di tipo 2. • Bere caffè rende più intelligenti La caffeina migliora le prestazioni del nostro cervello perché la sostanza eccitante contenuta nel caffè viene assorbita nel sangue facendo in modo che il corpo rilasci più dopamina, una sostanza che stimola l’attività dei neuroni.

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