Mixer Speciale 2019 Momenti di consumo

II Mixer / SPECIALE MOMENTI DI CONSUMO SPECIALE 2019 Momenti di consumo COLAZIONE: IL BAR SI CONFERMA IL RE PRANZO: LA RIPRESA È SERVITA BREAK: SALE IL TERMOMETRO DELLA SPESA APERITIVO: LA RIPRESA PASSA (ANCHE) DAI COCKTAIL CENA E DOPOCENA: CIAK, SI CAMBIA L e ricerche lo dicono da tempo: il locale despe- cializzato – per intenderci il bar tradizionale buono per tutti e per tutte le ore – ha fatto il suo tempo. Per andare incontro alle richieste della clientela oggi è fondamentale scegliere i propri momenti di consumo, ossia i propri punti di forza su cui specializzarsi ed investire risorse ed energie. È meglio essere il punto di riferimento dei bar della zona nellaprimamattinatacon lecolazioni oppureessere il must per gli amanti dell’aperitivo? Lavorare molto sulla pausa pranzo,magari perchéubicati inunazonadi uffici, oppure essere un locale di tendenza serale per i più giovani? Difficile, se non impossibile, accontentare tutti. Il rischio di accontentare poco, tutti. Per questo anche quest’anno abbiamo pensato ad uno speciale che possa aiutare i nostri lettori a identificare i propri “momenti di consumo – punti di forza” su cui puntare e anche i “momenti di debolezza” su cui inter- venire e migliorare. David Migliori L’EDITORIALE Qual è il tuo momento? T om e Jerry, Ettore e Achille, Beatles e Rol- lingStones, LorellaCuccarini eHeather Parisi, Milano e Roma. Da sempre, ma recentemente ancora di più, città contrapposte, che voluta- mente si ergono a simbolo di modi e mode. L’europea e l’immobile, l’imbruttita e la caciarona, la moderna e l’eterna, l’efficiente e l’abbandonata a se stessa e si po- trebbe andare avanti all’infinito. Le due più grandi città italiane – le altre, ci dispiace, seguono a distanza – da tempo si studiano e si dileg- giano, in una gara dell’ er mejo e ghe pensi mi forse un po’ ridicola vista a distanza, ma che è un po’ il simbolo di un Paese diviso e un tantino alla deriva, in cerca di se stesso anche a costo di ricadere nel cliché, nel vetusto, nell’improponibile. Più vicine che mai (ormai tre ore in treno con l’alta velo- cità) sono forse più simili di quanto si pensi. Negli ultimi tempi ad esempio Milano si sta “romanizzando”, un po’ per l’aumento dopo l’Expo degli arrivi turistici, anche se tuttora ben lontani da quelli della capitale, con i quali bisogna iniziare a fare i conti. E poi per l’apertura di tanti locali e format “romani”, da Trapizzino a BaGhetto, da Pizzottella a Felice a Testaccio. E Roma? Cerca il riscatto nei quartierimenoscontati ebattuti dal turismodimassa, Ostiense, Garbatella, Monti e Testaccio. Si rinnova nei format, cerca di andare oltre l’immagine da cartolina o da libro d’arte. Ma come si “vive” il bar a Milano e Roma? Ce lo siamo chiesto, siamo andati a visitare posti, abbiamo parlato con la gente. E ci siamo dati alcune risposte. Anche que- ste, se vogliamo, un po’ schematiche e di colore. Magari non tutti saranno d’accordo, non tutti si ritroveranno. Ma speriamo di avere quanto meno colto il mood, se non il genius loci. Anna Muzio Milano vs Roma. La giornata al bar delle eterne rivali

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