Mixer Speciale 2019 Momenti di consumo
Buffet vs piattino È all’ora dell’aperitivo che forse si vede di più la differenza tra le due città. L’aperitivo “mangiante” anche detto (ahimé) apericena Milano l’ha inventato, e qui impera ormai da tre decenni sua maestà il buffet. Di qualità assai varia e svariate tipologie è da sempre un modo per il giovane e squattrinato milanese per rimediar la cena (e il bere) con pochi soldi. Non male in una delle città più care d’Italia. Ci sono interezonededicateal rito, comequelladell’Arcodella Pace, locali storici come il BarMagenta , bar di alberghi chic come il Diana Majestic , l’industrial di Fonderie Milanesi e la lista potrebbe continuare, perché un lo- cale senza Happy Hour a Milano all’ora dell’aperitivo è un pesce fuor d’acqua. E a Roma? L’aperitivo c’è, eccome. Ma in questo caso è la capitale che ha copiato, dando però una sua interpretazione. Fino a qualche anno fa l’incontro per un drink dopo il lavoro era a base di Crodino o Campari, olive e noccioline. Ora l’Happy Hour è arrivato ma più che il buffet self service, non troppo percorso (con le dovute eccezioni come al bel Porto Fluviale in Ostiense, con vista sui graffiti di Blu che ricoprono l’adiacente centro sociale), è declinato in piattini serviti da camerieri che si destregggiano abilmente girando tra la folla. E la qualità è anche e spesso migliore, perché “pesca” dall’ampia tra- dizione dello street food (supplì, polpette, baccalà Milano Milano Milano di Anna Muzio XXXVIII Mixer / SPECIALE MOMENTI DI CONSUMO APERITIVO
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