HOST-Trend-Report-8

5 Dicembre 2020 Le feste di fine anno sono cariche di tradizioni secolari, ma c’è anche ampio spazio per l’innovazione e l’accoglienza di usanze diverse. Gli Host Ambassador ci portano in viaggio tra le loro tavole imbandite. S i avvicinano le festedi fine anno: ungranbuffet dolce ricco dei profumi carichi di tradizione che si rifanno alle usanze di quella particolare area del mondo. Dolci tradizionali cui si contrappongo spessoperò–per volontà gourmet o voglia di spe- rimentarenuove tendenze – twist innovativi (basti pesarealle infini- te declinazioni dell’italico panet- tone) o proposte del tutto nuove. Ancora una volta sono gli Host Ambassadors a darci uno sguar- do su cosa comparirà a fine pasto sulle tavole imbanditedelmondo. Partiamo dall’ Italia dove Laura La Monaca non ha dubbi circa il dolce del Natale 2020: la cassata siciliana! Aline Borghese invece per la tradizione riman- da ai classici panettone o pando- ro “che non possono mancare in nessuna tavola italiana durante le festività”mentre tra le innovazio- ni segnala “torte gluten free, sugar o flour free”. Nancy&Namrata segna- lano come negli Emirati Arabi Uniti ci sono molte nazionalità che celebrano il Natale, e “insie- Benvenuti al gran buffet dei dolci delle feste me alle diverse fedi religiose arrivano tan- ti cibi eclettici: mince pie, tortaal rume tron- chetti diNatale, biscot- ti di pan di zenzero e zuppa inglese, stollen tedesco, l’indiano Goan Kalkals, i Kuswar della comunità manga- loreanadel Karnataka, in India, la Bibingkafilippina e altro ancora”. Anche la popolazione araba ha i propri dolci tradizionali che so- no mangiati durante le vacanze. “I più popolari sono i kunafa fat- ti con pasta fillo grattugiata e for- maggio, la basbousa, una torta di semolino condita con sciroppodi zucchero, ilmaamoul, unbiscotto di semolino ripieno di datteri e i ghraybeh, biscotti al burromedio- rientali”. In India , come ci racconta VernikaAwal , “i dolci piùdiffusi a Natale sono il plumcake e le torte da tè, prodotti nellamaggiorparte delle regioni e nelle città metro- politanedell’India.Esistonoanche piatti regionali tipici delle diver- se comunità indiane. Ad esempio Goa e Kerala hanno un’enor- tenersi insalute e aumentare l’im- munità, sono diventati più popo- lari i pani integrali e senza semi. E c’è stato un aumento nell’uso di misceleper aiutare coloro che vo- levano cuocere ma non avevano la sicurezza, l’abilità, il tempo o i soldi per farlo da zero”. Anche la vendita al detta- gliodeve evolvere insiemeai cam- biamenti neimodelli di consumo, come ci spiega MarcMatsumoto , private chef, consulente e perso- nalità televisiva basato a Tokyo e autore di norecipes.com , spiega come “In Giappone i consuma- tori erano soliti usare pinze e un vassoio per selezionare i prodotti da forno non confezionati. Ora i prodotti si sono spostati dietro al bancone dove il personale li pre- leva e confeziona, o sono avvolti singolarmente nella plastica”. Mentre Aaron Arizpe AKA @pocketfork, consulente e foodwriter che da NewYork tor- na a collaborare conHostMilano, ammonisce: “Nonèpiùsufficiente per un panificio limitarsi a essere un negozio di quartiere in cui le personeentranosporadicamente. Le aziende, grandi o piccole che siano, devono puntare su una di- stribuzionepiùampiae interagire con i loro clienti quando sono a casanello stessomododi quando sono in negozio”. ❁ La cassata siciliana è il dolce del Natale 2020. → Foto: Valentina Locatelli - Unsplash

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