HOST-Trend-Report-8

7 Dicembre 2020 → ventare la nostra azienda ancor di più il punto di riferimento del mondo della cottura”, racconta a questo proposito l’amministra- tore delegato di Moretti Forni , Mario Moretti. “Abbiamo ridot- to del 30% i consumi energetici dei nostri prodotti e, allo stesso tempo, abbiamo lavorato per aumentare sia la sicurezza che il comfort dell’utilizzatore, in- crementando le funzionalità dei nostri forni che trovano la loro collocazione in qualsiasi target ed in qualsiasi orario della gior- nata, con una sempre maggiore velocità di cottura”. Dal croissant alla pizza, la “ricetta” dell’azienda marchi- giana passa dunque dalla neces- sità, per il ristoratore, di avere a disposizione un forno polifun- zionale, per poter lavorare tran- quillamente dalla colazione al pranzo, passando per l’aperiti- vo, la cena e il dopocena. Il tut- to, coprendo inbreve tempo l’in- vestimento iniziale, grazie a una tecnologia applicata a dispositi- vi IoT in grado di controllare a distanza i parametri e i program- mi di cottura. Un approccio che da sempre è stato seguito anche da un’altra big della produzione di forni per pasticcerie, pane e pizza come Zanolli . “Oltre all’a- nalisi diretta delle tendenze del mercato, la valutazione e l’even- tuale integrazione delle richie- ste dei nostri agenti e rivenditori nella produzione sono sempre state le matrici della nostra atti- vità di R&D”, fanno sapere dall’a- zienda veronese, dove gli ultimi macchinari sono stati pensati sì in chiave digitale, ma “senza privare l’utente dell’opzione di controllo elettromeccanico, che ancora in molti prediligono per la semplicità di utilizzo”. Per chi invece fa dellapre- cisione e della versatilità le pro- prie esigenze primarie, la solu- zione ideata è stata quella di un nuovo forno ventilato per pane e pasticceria, che grazie alla pos- sibilità di impostare fino a 6 ci- cli di cottura per programma e di temporizzare l’inserimento e l’estrazione delle teglie, con- sente di cuocere con il massimo carico possibile, ottimizzando la produttività. Una soluzione, sottolinea l’azienda , che “strizza l’occhio a chi ha un laboratorio piccolo, ma pensa in grande”. ❁ Pane, pizza e pasta: automazione sì, ma senza Internet Non sempre “automatico” fa rima con touchless e procedure controllate da remoto. Come raccontano le ultime soluzioni pensate da Tagliavini e Vitella. S i chiama automazione, e coinvolge tutte le filiere del mondoHo.Re.Ca. Nel mondo dell’Arte bianca però, ad essere interessati da questo trend non sono solo i “big player” del settore, ma anche i tanti artigiani che fanno dei loro prodotti vere e proprie creazioni. “In realtà la tecnologia che ha rivoluziona- to la panificazione risale ormai all’introduzione strutturata e ri- conosciuta del “Freddo” a partire dal 1990”, anticipa Massimilia- no Baroni, responsabile marke- ting di Tagliavini , che aggiunge: “Se però volessimo analizzare gli orientamenti degli ultimi 5 anni, direi sicuramente le automazioni in ambito artigianale. Dispositivi che permet- tono all’artigiano di poter la- Grazie a modelli completamente robotizzati, si può non toccare più il prodotto dopo la lievitazione, fino a fine cottura.

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