TUTTO FOOD

mag.it Conserve della Nonna del Gruppo Fini per la fine dell’anno annuncia una rivisitazione delle ricette di alcuni sughi a base carne con materia prima tutta italiana. E sem- pre l’italianità è al centro degli ultimi pesti: broccoli e cime di rapa, i classici aglio olio e peperoncino e arrabbiata (pomodori secchi e peperoncino calabrese) e il pesto rucola, cavolo riccio e mandorle. Anche Barilla spinge sui concetti di regio- nale e sulla rievocazione dei sapori della cucina di casa con la nuova gamma Vero Gusto che comprende tre sughi di pomo- doro realizzati a partire da alcune delle mi- gliori specialità regionali italiane: Datterini con Basilico genovese Dop, olive Taggia- sche e origano di Sicilia, peperoni e pepe- roncino Calabrese. Negli ultimi anni la domanda di tartufo non è limitata solo alle ricorrenze e al consumo fuori casa. La distribuzione in gdo di sughi e prodotti a base di questo rinomato fungo ipogeo è sempre più stra- tificata facendo crescere l’area gourmand dello scaffale. Complice un consumato- re curioso e bendisposto verso nuove referenze e nuovi abbinamenti. Urbani Tartufi per agevolare l’utilizzo di questo ingrediente, oltre ai sughi della tradizione umbra, come la salsa tartufata, propone una gamma di prodotti complementari. “Abbiamo pensato – spiega Paola Te- renziano , direttore marketing Urbani Tar- tufi – a chi vuol dare un tocco diverso ai propri piatti con un olio o un burro al tar- tufo, fino ad arrivare a una linea di ricette studiate per i primi piatti o per gli antipasti che noi chiamiamo i sughi pronti al tartu- fo in cui sperimentiamo abbinamenti del tartufo (nelle sue versioni nera e bianca) con pesto, pomodorini, formaggio o car- ciofi, per citarne alcune. A questi siamo andati ad aggiungere parallelamente una linea di prodotti che non è a base di tar- tufo ma che prendono ispirazione dalla tradizione italiana: ragù di Chianina, sugo cacio e pepe, sugo ai funghi porcini e sugo speck e porcini e che possono es- sere perfetti se abbinati con prodotti da condimento come un olio al tartufo o un carpaccio da guarnizione”. TARTUFI, NON SOLO NEL DÌ DI FESTA Roberto Morelli , direttore vendite Italia marche Pomì e De Rica: “Il tema dell’incremento dei costi e delle conseguenti richieste di aumen- to di listino è oggetto in queste settimane di trattative serrate, con tutte le catene della gdo. Le obiezioni che il trade oppone, non sono tanto sulla reale consistenza di questi aumenti, che sono reali e verificabili da tutti, quanto sulla pos- sibilità e opportunità nel portarli al consumatore finale in questo preciso momento storico. La paura dichiarata è che questo possa avere riflessi negativi sull’andamento delle vendite. La convenienza di prezzo è sempre più elemento di competizione strategica tra retailer per cui, tutti vogliono stare alla finestra in attesa di chi, tra loro, farà la prima mossa. Credo comunque che prima o poi questa situazione di stallo si dovrà sbloccare anche perché, difficilmente, industria agroalimentare e distribuzione riusciranno ad argi- nare questa pressione senza trasferirla al consumo”. CHI PAGHERÀ L’INCREMENTO DEI COSTI ALLA PRODUZIONE? 40 NEL PUNTO DI VENDITA Speciale A tutto food

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