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27 Marzo 2018Openjobmetis, la prima e unica Agenzia per il Lavoro quotata oggi in Borsa Italiana, sta progressivamente rendendo disponibile Shakejob in tutta Italia con l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei ristoratori e delle persone interessate a lavorare presso ristoranti e bar, valorizzare il lavoro regolare, contrastare il lavoro nero e premiare le competenze.
Shakejob è una piattaforma tecnologica unica nel suo genere che nasce dal bisogno di flessibilità tipico del settore della ristorazione – in cui, ad esempio, occorre sostituire un collaboratore malato in breve tempo o trovare una risorsa in più durante i picchi di lavoro – combinato alla necessità di impiegare personale selezionato e, non ultimo, dare un supporto concreto in un mondo del lavoro in continua evoluzione, in cui stiamo assistendo all’instaurarsi di nuovi sistemi, come quello della Gig Economy.
Dopo il lancio in Lombardia dello scorso novembre, l’app è già disponibile in molte province di Toscana, Piemonte, Veneto, Friuli e Trentino-Alto Adige e giungerà presto anche in Sardegna, Lazio e Umbria, con l’obiettivo di coprire nei prossimi mesi tutta la Penisola.
“Stiamo riscontrando molto interesse da parte dei ristoratori e dei lavoratori, soprattutto ora che i vecchi voucher non sono più una soluzione facilmente percorribile, ma le esigenze del settore rimangono invariate: sostituire una risorsa o assumerne una con i giusti requisiti e in brevissimo tempo è fondamentale per chi ha un ristorante o bar. E al tempo stesso chi lavora vuole e deve essere tutelato” afferma Daniela Pomarolli, Responsabile del Progetto. “Questa app integra la componente tecnologica – che favorisce l’immediatezza con cui domanda e offerta possono incontrarsi – la componente umana, imprescindibile nel settore HR e quella normativa. Il risultato è una piattaforma in grado di assicurare una selezione di imprese e candidati controllata e di qualità 24 ore su 24”.
Secondo il recente Rapporto Annuale dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale relativo al 2017 e condotto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione sono tra quelle in cui è stato riscontrato il maggior numero di irregolarità, con quasi 11mila casi accertati.
“La ristorazione è un settore in cui il nero è molto presente, anche per la natura stessa del lavoro, in cui prevedere i picchi o le sostituzioni con largo anticipo è spesso impossibile” - continua Daniela Pomarolli. “Ciò è deleterio non solo per l’economia del nostro Paese, ma anche per i soggetti coinvolti, che non sono protetti in alcun modo. Grazie alla nostra piattaforma, imprenditori e lavoratori, con pochi click, potranno assumere ed essere assunti in maniera regolare. Shakejob è uno strumento in cui abbiamo creduto molto e i ristoratori italiani ci stanno dando ragione: la novità è stata accolta con grande interesse ed è per questo che la stiamo rendendo disponibile in tutta Italia rapidamente. Stiamo inoltre pensando a un possibile ampliamento in altri settori, come i servizi turistici e alberghieri”.
Shakejob prevede che sia i ristoratori, a seguito dell’incontro con il referente commerciale che ne ascolterà richieste ed esigenze specifiche, sia i candidati, dopo aver sostenuto un colloquio con i recruiter di Openjobmetis, possano avere accesso alla piattaforma. I ristoratori potranno inserire una ricerca di personale in qualsiasi momento, ricevere le candidature in tempo reale e assumere la persona che reputano più adatta attraverso un contratto di somministrazione, tutto tramite app e in pochi minuti. Al termine della prestazione Openjobmetis provvederà alla regolare emissione della busta paga per il lavoratore, sgravando così il ristoratore da ogni ulteriore impegno e onere burocratico-amministrativo.
La ristorazione in Italia: qualche dato - Nel 2015 gli Italiani hanno speso 72,2 miliardi di euro per i consumi alimentari fuori casa, una cifra destinata a toccare i 77,4 miliardi nel 2020 (+1,4%). Il 25,6% degli Italiani consuma fuori casa almeno 4 o 5 pasti a settimana e la spesa pro-capite per tali consumi ammonta a 1.160 euro. Conseguentemente, negli ultimi dieci anni si è assistito a una crescita del 4,5% nell’occupazione di lavoratori dipendenti nel mercato della ristorazione e, per il 2020, si stima un aumento di 119mila risorse per un totale di 1,482 milioni di persone.
I vecchi voucher – che avevano come obiettivo le assunzioni occasionali del personale – sono stati acquistati in grandi numeri – oltre 23 milioni tra il 2008 e il 2015 solo da alberghi e ristoranti (dati Inps) - e a causa degli abusi registrati ne è stata resa necessaria la limitazione, con la conseguente esigenza di trovare delle alternative per chi ha bisogno di personale in modo non continuativo o per affrontare dei picchi di lavoro.
Shakejob: l’idea di quattro giovani ingegneri gestionali - Shakejob è nata dall’idea di quattro ingegneri gestionali neolaureati – Alberto Brianza, Carlo Gravina, Alessandro Roveda e Andrea Corsini – che attraverso le loro esperienze personali, maturate anche nel corso di soggiorni all’estero, hanno percepito e intuito il bisogno di uno strumento efficace e immediato per agevolare l’incontro tra domanda e offerta nel settore della ristorazione. Settore che tipicamente risente di imprevisti, problematiche legate al reperimento di personale last minute e di una stretta cerchia di conoscenze all’interno della quale trovare delle risorse, talvolta, risulta inaccessibile.
I quattro giovani business ideator hanno avuto l’occasione di presentare a Rosario Rasizza, AD di Openjobmetis, la loro idea e, dopo un’attenta valutazione, scrupolose ricerche di mercato e studi di fattibilità Openjobmetis ha deciso di sviluppare e implementare il progetto a partire dal 2017.
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