30 Ottobre 2014
L’acquisizione di D&C da parte di Eurofood, avvenuta in marzo, propone ora il primo frutto. L’azienda bolognese ha infatti acquisito la distribuzione dello champagne Deutz, rinverdendo una tradizione consolidata che l’aveva portata a guidare il successo di Veuve Cliquot e Laurent Periier in Italia, prima che venissero aperte le rispettive filiali.
La maison Deutz, fondata nel 1838, si avvia verso i duecento anni di storia. Nel 1996 Louis Roederer diventa il principale azionista di Champagne DEUTZ e Fabrice Rosset assume il comando dell’Azienda in qualità di Presidente e Direttore Generale.
Pur proseguendo il lavoro compiuto dai suoi predecessori, Fabrice Rosset porta avanti una politica di ricerca della qualità senza compromessi, nel rispetto dello stile Deutz: esclusivamente Grands Crus e Premiers Crus. Nell’autunno 2010 la Maison è stata dotata di torchi nuovi così da raggiungere una capacità di 9.000 ettolitri di vinificazione e di 3.5 mln di bottiglie nelle cantine d’invecchiamento.
L’obiettivo è «proseguire lo sviluppo della Maison, ma con realismo», come precisa Rosset, che mira a raggiungere 2.5 mln di bottiglie nei prossimi cinque anni, senza compromettere la distintività di Deutz. La definizione dello stile della Maison si basa soprattutto sull’assemblaggio. Si tratta di un’operazione particolarmente delicata per gli Champagne «non millesimati», per i quali è necessario garantire una qualità costante nel tempo. In occasione dell’annuncio della collaborazione tra Deutze D&C è stato presentato in anteprima nazionale lo Champagne Cuvée William Deutz 2002. che coniuga con rotondità le finezze dei tre vitigni della Champagne - Pinot Nero, Chardonnay, Pinot Meunier
L’entrata di D&C S.p.A. nel Gruppo ha permesso di ampliare il portafoglio prodotti che copre ora ogni settore: dai panificati ai dolci, dalle salse e condimenti alle conserve, dalle specialità gourmet a quelle etniche, dagli snack ai soft drinks, dai coloniali fino agli spirits & wine.
Si completano anche i Canali di vendita che includono ora tutta la Gdo, i negozi tradizionali qualificati e, ora, anche l’Horeca con una rete di vendita capillare formata da oltre trecento professionisti del settore.
Con l’acquisizione il gruppo Eurofood, che conta su un fatturato complessivo di 150 milioni di euro, consolida la poizione di foodbroker italiano numero uno.
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