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La carta dei vini

Fai scoccare la scintilla

Non un elenco di etichette. La carta dei vini deve incuriosire l’ospite e aiutarlo nella

scelta del vino giusto abbinato al piatto

di Enzo Vizzari

C

i sono le carte dei vini e

ci sono elenchi di etichet-

te spacciati per carte dei

vini. Che abbia un’anima,

che esprima se non amore

almeno conoscenza del vino, che rac-

conti, sì, il vino, ma anche la visione

di chi l’ha concepita e la governa in

quel ristorante, accanto a quella cucina:

ecco cosa io pretendo da una carta

dei vini che merita di essere consi-

derata tale.

Sensibilità e competenza

Ovvio, inutile ripeterlo, deve essere

linda e ordinata, leggibile, senza errori,

aggiornata ecc. ecc.. Meno importa se

sia estesa o breve, generalista omirata,

compilata per aree geografiche o per

tipi di vino. Conta riesca a far scoccare

in chi la scorre (che molto spesso del

vino poco sa e poco gli interessa sa-

pere) la scintilla della curiosità, prima

che con indifferenza decida di affidarsi

ai consigli dell’oste o del sommelier,

indispensabile medium fra cucina e

cantina. Perché, sia chiaro, la carta è

inutile se non viene somministrata con

sensibilità e competenza. Stringata o

chilometrica che sia, serve se invita e

aiuta il cliente a fare la scelta che più

potrà soddisfarlo quella sera, in quella

cena, su quel piatto.

Nel più blasonato come nel più umile

dei locali. Sono troppo severo se dico

chemeno del dieci per cento dei clienti

sono realmente in grado di scegliere

i propri vini con cognizione di causa?

E allora il ristoratore saggio ma non

esperto, quando nonpotrà permettersi

un sommelier, prima di pensare alla

carta dei vini si doterà almeno d’un

affidabile consigliere per allestire la

cantina in stretta relazione con il cuo-

co. Quindi, oste + cuoco + sommelier

= cantina, e solo poi carta dei vini.

Semplice, anzi scontato.

Eppure l’esperienza dimostra come

raramente la cantina e la carta che

la rappresenta siano nate dall’incon-

tro e dal confronto tra diverse figure

professionali.

Questa è la strada, ancora lunga.

Enzo Vizzari

Direttore delle Guide dell’Espresso