I Personaggi del vino
Il vino è
cittadino del mondo
Attenzione alla carta dei vini che deve contenere un assortimento completo di
etichette italiane, ma anche una buona selezione di vini stranieri
di Franco Maria Ricci Presidente Fondazione Italiana Sommelier
I
l Vino di Qualità come è noto
è Arte e Cultura. Credo fer-
mamente si possa annoverare
tra le arti maggiori del nostro
Paese. La sua diversità, la geo-
grafia dei luoghi, delle tradizioni e la
ricchezza dei suoi vitigni, la somma
dei quali è superiore di molto alla
somma di tutti quelli del resto del
mondo, rendono tutto questo un pa-
trimonio inestimabile dell’Italia.
Ma questo tesoro va riconosciuto tale
anche nel resto del Mondo.
Paesi che da centinaia di anni fanno
la qualità.
C’è un Sud che cresce vertiginosa-
mente, Cile, Argentina, Sud Africa,
Australia, Nuova Zelanda... e che ap-
porta una cultura inestimabile al vino
e al mondo.
E come tale deve essere considerato
dagli amanti del vino e soprattutto
dalla distribuzione, dalle enoteche e
dai ristoranti. Mi riferisco in partico-
lare alle Carte dei Vini.
Debbono avere una scelta precisa, se-
lezionata, che indichi al consumatore
il meglio che esiste nel mondo vino
per conoscenza, per cognizione, per
cultura, per piacere.
Non si possono esimere i ristorato-
ri dal presentare una scelta oculata
di prodotti stranieri per arricchire il
loro lavoro.
Non si può restare nel proprio orticello
a coltivare il chilometro zero che per
il vino significa essere miopi.
Del resto noi nelle nostre aule dei
corsi per Sommelier, dalla Sicilia al
Piemonte, ogni giorno insegnamo il
Vino del Mondo.
Non certo per lavorare contro il nostro
Paese. È ovvio, viva l’Italia del vino,
chi di noi non alza questo grido ogni
giorno della sua vita.
Ma altro è rappresentare il patrimonio
mondiale per liberare le menti e farle
aprire verso l’arte universale, per ren-
dere sempre di più il vino cittadino
del mondo.
Franco Maria Ricci
Presidente
Fondazione Italiana Sommelier