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ontrasto senza frontiera all’abusivismo: questo, in buona sostanza, è il
messaggio lanciato durante la terza Convention Nazionale dei Presidenti
provinciali Silb che si è svolta a Firenze in marzo. Una lotta che deve
attuarsi attraverso una più stretta collaborazione con le Istituzioni de-
mandate al controllo del territorio e alle attività che in esso si svolgono.
Abbiamo voluto ancora una volta mettere a fuoco un problema che è il primo (tra i
problemi)deinostri colleghi: il fenomenodell’abusivismo.Quelleattività irregolari,
cioè, che fanno del “mordi e fuggi” il loromodus operandi e dell’economia “black”
il loro principale obiettivo.
Quelle attività che sottraggono al canale ufficiale linfa vitale in un momento così
difficile come quello attuale e danneggiano profondamente le imprese attuando
una concorrenza sleale che può essere letale per il nostro settore.
Chiediamo il rispetto delle regole e la certezza del diritto e lo chiediamo a gran
voce, stufi di essere “terra di nessuno” dove chiunque abbia voglia di improvvisarsi
organizzatore del ballo lo faccia senza alcuna autorizzazione, senza aver rispetto
della sicurezza degli utenti ma solo avendo a riferimento il proprio interesse.E lo
chiediamo a coloro che della legalità devono essere il nume tutelare: le Istituzio-
ni. Vogliamo il rispetto della legalità poiché, se così non fosse, saremo costretti a
rinunciare alle nostre autorizzazioni e a diventare tutti circoli o attività irregolari.
A Firenze abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con alcuni esponenti delle
istituzioni: il Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, il Direttore Centrale per la Pre-
venzionee la SicurezzaTecnicadel Ministerodell’Interno, FabioDattilo, il Capitano
del comando provinciale della Guardi di Finanza, Gian Piero Rossini, il Vicepresi-
dente dell’Associazione Italiana della Polizia Locale, Silvana Paci, e il responsabile
del Coordinamento Ispettivo dellaDirezioneGenerale Siae, MarcoCaselgrandi. Con
loro abbiamo condiviso la necessità di promuovere un'intensa collaborazione volta
finalmente a stroncare tale fenomeno.
Ritengo tuttavia indispensabile promuovere, anche sul territorio, tutte quelle ini-
ziative che contribuiscano a evidenziare tale problema e che consentano l’attiva-
zione di quelle collaborazioni indispensabili per risolverlo.
Insomma, si rende sempre più necessaria la mobilitazione di tutti coloro che sono
interessati afarcrescereeatutelare le impreseregolari, checostituiscono il tessuto
fondamentaledel nostro settore, affinché, tramite l’attivapartecipazionedi questi
soggetti, si possa raggiungere l’obiettivo da noi tutti auspicato.
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Lotta all’abusivismo
e partecipazione
EDITORIALE
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