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06 Luglio 2017Legno, pietra, rame, materiali riciclati. Elementi primordiali e allo stesso tempo contemporanei sono i protagonisti del nuovo EXIHS - Excellent Italian Hospitality Services, presentato oggi a Milano: il primo e unico concept che trasforma in installazione artistica un’area di una fiera commerciale specializzata, in fieramilano a Rho dal 20 al 24 ottobre prossimi nell’ambito della macro-area espositiva Arredo & Tavola di Host 2017.
Grazie a HostMilano, infatti, le celebri firme Rampello e Benini danno vita a un progetto che fa dell’ospitalità l’archetipo del complesso rapporto che nel corso della sua storia l’uomo ha costruito con lo spazio circostante nello sviluppo delle relazioni con i propri simili. E poi ancora acqua, aria, colori e materie prime della terra in un caleidoscopio di elementi tutto giocato sulla capacità di suscitare emozioni e stimolare riflessioni, che quest’anno per la prima volta diventa itinerante e sarà ospitato nella biennale d’arte di Pechino del 2018.
Pensato dal regista e scenografo teatrale Davide Rampello, che ha dato vita al racconto dell'installazione tradotta poi in progetto concreto dall’architetto Dante O. Benini, lo spazio espositivo di EXIHS gioca sulla doppia valenza del concetto di ospitalità – dove l’ospite è chi è ospitato, ma anche chi ospita – facendo dialogare le personalità artistiche dei due autori insieme a Pierluigi Cerri, architetto e ideatore del logo.
Ecco allora che, nel nuovo EXIHS, il calpestio richiama la terra, diverse gradazioni del verde che digradano verso un centro ideale dominato da una vasca a sfioro. Specularmente, in alto, un soffitto giocato su una successione di azzurri che rappresentano un’ascesa verso il cielo. A unire idealmente le due parti, da una cannula di rame sospesa cadrà a intervalli regolari una goccia d’acqua, a testimonianza del valore simbolico dell’elemento-vita, ma anche della ciclicità del tempo.
Ai lati, quattro pareti nei toni del grigio, nei tre materiali (più uno) con cui l’uomo ha gradualmente costruito la propria avventura nel mondo: il legno, elemento vivo e materia prima con cui l’uomo ha fabbricato la prima casa; poi la pietra, con cui l’umanità lascia i segni più duraturi; il metallo, che non è primario perché richiede di essere estratto e con cui l'uomo ha dato vita tanto agli strumenti del lavoro, quanto alle armi per combattere le guerre, e infine alle anime delle grandi strutture moderne. E per rappresentare fino in fondo l’evoluzione umana, la quarta parete è pensata per qualcosa che in origine non esisteva: gli scarti. Una parete di forte impatto, composta interamente da rifiuti riciclati, un concetto che l’uomo moderno ha dovuto riscoprire dal mondo contadino dove tutto si riutilizza.
A completare il concept, l’area dedicata al living e alla sosta dove il concetto di ospitalità intesa come spazio lascia il posto alla funzione, legata alla convivialità. Qui l’elemento più forte e caratterizzante sarà la grande parete di fondo che vede protagonista il cibo, divenuto esso stesso un’installazione, e chiamata a ospitare nei suoi in settori una selezione di prodotti dell’agricoltura e della cucina italiana (uova, frutta, verdura), disposti secondo una scala cromatica dal sicuro impatto visivo.
“Un ulteriore tema che mi preme declinare con il progetto di EXIHS è quello relativo a ‘l’Italia fatta a mano’. L’Italia è il luogo che forse più di ogni altro al mondo ha espresso ed esprime questa capacità di coniugare materiali e forme per creare spazi che ‘accolgono’, quindi ospitano, con una varietà nello spazio e nel tempo unica al mondo. Per questo sulle pareti del cubo di EXIHS saranno riportate frasi e brevi racconti per rappresentare concetti relativi a questo tema, oltre a vedere la presenza di piccoli monitor che, senza soluzione di continuità, trasmetteranno filmati riguardanti le arti e i mestieri tipicamente italiani”, ha commentato Davide Rampello, regista e scenografo teatrale ed ex presidente della Fondazione Triennale, oltre che direttore del Padiglione Zero a Expo 2015.
“Il nuovo spazio espositivo di EXIHS rappresenta un concetto forte, di rottura, che per la prima volta in 40 edizioni porta in HostMilano una performance artistico-progettuale senza nessun secondo fine commerciale. Con la sua sceneggiatura, un artista come Rampello ha trovato la scusa per raccontare una storia, riempiendo uno spazio vuoto che d’improvviso è diventato una performance che travalica l'idea stessa di ospitalità per diventare una vera e propria opera d’arte”, ha concluso l’architetto Dante O. Benini.
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A cura di Matteo Cioffi
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