04 Settembre 2015
Un’altra estate volge a termine nella magnifica Contea di Modica, un altro capitolo di storia si può scrivere negli annali nostrani del turismo modicano e benché su un tono più languido rispetto agli anni passati, l’oro nero della Contea, il magnifico ed inimitabile cioccolato del luogo, vince sempre la sua corsa sui turisti. Durante l'estate, nelle tarde ore pomeridiane, nella via principale della città è stato pressoché scontato vedere continuamente, fuori dai tanti negozi che vendono e producono il cioccolato, un’orda di turisti o degustarlo o passeggiare lungo il Corso Umberto con deliziosi pacchetti trasparenti in mano quasi contenessero un prezioso bottino. Il cioccolato modicano è più importante della stessa Modica, ormai.
Così come esiste un turista a Londra, a Parigi o a Berlino, c’è anche un turista a Modica che si caratterizza per la sua sporta, con i suoi acquisti di cioccolato, oro poco costoso, ma dispensatore di brio e allegria. E questa immagine è tanto singolare da suscitare invidia anche nello stesso abitante del luogo che forse ormai dà per scontato ciò che al contrario il turista apprezza oltremodo. E’ opportuno ricordare che il cioccolato di Modica è ormai conosciuto nel mondo tanto oltralpe che oltreoceano. Ed oggi si può persino vantare per i palati più fini il cioccolato biologico prodotto dalla casa con marchio Sabadì, di Simone Sabaini che ha aperto un caratteristico negozio vicino al Duomo di San Giorgio o le stesse rose in cioccolato, prodotte dall’imprenditrice Claudia Origoni che ha scelto di operare a Modica nell’ambito del turismo, tanto da arrivare ad omaggiare gli ospiti delle sue case dello zodiaco, del cioccolato con l'effigie dei segni zodiacali. Insomma a Modica ce n’è per tutti i gusti e l’oro nero scintilla in svariati sapori: dai più classici alla cannella e alla vaniglia sino al cardamomo o al sale di Sicilia.
Ma a dispetto di questa rinomanza dolciaria, la città di Modica deve però valere bene più di un lingotto di cioccolato, merita anche un itinerario barocco, non da libero turista, ma da turista indotto, guidato e trasportato tra le splendide vie della città e sotto l’ombra delle magnifiche chiese che contornano la cittadina, per poter ricordare meglio ed ab aeterno quanto sia bella questa sosta in uno dei luoghi più barocchi della Sicilia orientale, ad oggi patrimonio dell’Unesco e scenario di immagini incantevoli. Se Modica saprà infatti coniugare sapientemente il gusto dell’oro nero con la storia e il patrimonio culturale, ci sarà ancora sulla città un vento propizio, un nuovo vento di enfasi turistica.
Testo di Manuela Pitino, fonte: Ragusanews.com
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