09 Febbraio 2016
La Food Innovation è un processo necessario, inarrestabile, che creerà un milione di posti di lavoro e genererà un impatto sull’economia nei prossimi anni di oltre 3 trilioni di dollari. Parola di Marco Gualtieri, numero uno di Seeds&Chips, che delinea vari aspetti legati a questo settore delle grandi potenzialità.
"Quando si parla di food occorre considerare il settore nella sua interezza: dall’agricoltura al consumo. Si tratta quindi non solo di un settore vitale all’uomo, ma del più grande settore economico del mondo, che occupa il 40% della forza lavoro globale e che vale più di 5mila miliardi di euro. E’ inoltre il settore maggiormente correlato, in un rapporto di causa ed effetto, a salute e ambiente. Difesa dell’ambiente e food security devono infatti essere considerate un tutt’uno".
Quali sono le sfide che la food innovation vuole combattere?
"Aumento della popolazione mondiale, inquinamento e cambiamenti climatici, diffusione di parassiti e infestati, lotta agli sprechi, sostegno dei piccoli produttori, urbanizzazione e flussi migratori, tutela della salute, i millennials".
Quali sono le soluzioni proposte dalla food innovation?
"Lo sviluppo di Internet e in particolar modo dell’Internet of Things integrato con numerose altre discipline, può consentire oggi di realizzare soluzioni inimmaginabili fino a poco tempo fa come ad esempio: l’agricoltura di precisione, il Controlled Environment Agricolture (CEA), le stampanti 3D, i nuovi cibi, i super cibi e la nutraceutica, la tracciabilità e riconoscibilità degli alimenti, il packaging, la precision nutricion e precision coking, le smart kitchen, la sharing economy o l’e-commerce".
Quale sarà l’impatto che la food innovation avrà sull’economia nei prossimi anni?
"Quasi 6 miliardi di euro sono stati investiti nel 2015 nel settore che, secondo alcune previsioni, creerà un milione di posti di lavoro e genererà un impatto sull’economia nei prossimi anni di oltre 3 trilioni di dollari. Si prevede, ad esempio, che solo il CEA e solo negli Usa varrà 1.75 trilioni di dollari".
Quali sono le opportunità per l’Italia di un settore sempre più in crescita come la food innovation?
"L’occasione per l’Italia non è solo collegata all’importanza del difendere e valorizzare uno degli asset fondamentali del Paese, l’agroalimentare, per il suo valore economico, incluse le significative potenzialità di crescita, e per le sue unicità ed eccellenze e per la sua capacità di effetto traino su altri settori (turismo in primis), ma per l’opportunità unica e irripetibile di protrarre nel tempo ed allargare gli effetti di quello che, grazie ad Expo Milano 2015, l’Italia è stata per alcuni mesi. Investire nella food innovation e quindi nell’eredità di Expo, genererebbe un incremento del Pil superiore all’1.5%: 30 miliardi di euro".
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