18 Maggio 2021
Sebbene alcuni vaccini diano una protezione alta già dopo la prima dose, nessuno raggiunge il 100%. Per tale ragione gli esperti invitano chi si è vaccinato a continuare a usare la mascherina per evitare nuovi contagi. «La vaccinazione non elimina completamente il rischio di infezione - sostengono i ricercatori - pertanto i dispositivi di protezione individuale e i test diagnostici si dovranno continuare a utilizzare fino a quando la prevalenza del virus SarsCoV2 sarà così bassa da ridurre il rischio di trasmissione».
Vaccino e diminuzione del contagio
Tutti gli studi sono britannici e uno dei primi indica che il vaccino della Pfizer/Biontech ha un'efficacia nel prevenire il contagio del 70% a 21 giorni dalla prima dose e delll'85% a una settimana dalla seconda dose. Un altro studio, di Università di Oxford e Ufficio britannico di Statistica, indica che dopo una dose del vaccino di AstraZeneca o di Pfizer/Biontech il rischio di contrarre l'infezione da SarsCoV2 è ridotto di circa due terzi. «Sono dati che dimostrano come anche dopo la vaccinazione anti Covid continui a esistere, anche se in misura minore, il rischio di contrarre e trasmettere l'infezione», osserva il virologo Francesco Broccolo, dell'Università di Milano Bicocca.
Durata dell’immunità
Sono ancora molti gli studi in corso per verificare la durata dell'immunità. Quella data dal vaccino di Moderna potrebbe durare circa 7-8 mesi, in modo simile a quanto avviene per l'influenza, rendendo necessario un nuovo richiamo entro 12 mesi dalla vaccinazione. Lo spiega la stessa azienda nei dati presentati nel suo Vaccine Day la scorsa settimana e in uno studio dell'Università del Nuovo Galles pubblicato sul sito medrXiv, dove vengono messe le ricerche ancora non validate dalla comunità scientifica. Secondo i suoi modelli, l'immunoprotezione dall'infezione può indebolirsi nel tempo man mano che cala il livello di anticorpi neutralizzanti e quindi un richiamo potrebbe servire entro un anno dalla seconda dose. Tuttavia, spiega l'azienda, la protezione dalla forma grave dell'infezione potrebbe durare più a lungo. Sulla base dei dati finora disponibili sugli anticorpi neutralizzanti, la protezione potrebbe essere simile a quella vista contro le infezioni da influenza e coronavirus stagionali, dove è possibile una re-infezione dopo un anno dalla prima infezione ma in forma più lieve.
Fonte: Doctor33
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A cura di Matteo Cioffi
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