ricerche

06 Luglio 2021

Champagne e non solo, l’autarchia russa minaccia anche la ristorazione

di Rebecca Nasti


Champagne e non solo, l’autarchia russa minaccia anche la ristorazione

Sempre più autarchiche le scelte in Russia: la legge sulla denominazione di champagne è solo l’ultimo caso eclatante. La sostituzione di prodotti originali con falsi locali è infatti una piaga diffusa da tempo e che rischia di influire pesantemente – è l’allarme di Coldiretti – anche sulla ristorazione italiana in territorio russo.

Secondo Coldiretti, molto (anzi moltissimo) dipende dall’embargo. Ovvero, da quel divieto d’ingresso in Russia, che dal 2014 grava su tanti prodotti dell’Ue, degli Usa, del Canada, dell’Australia e della Norvegia.

Per rispondere a questa penuria di prodotti originali, dunque, i russi avrebbero sopperito con dei fake fatti in casa: dalla frutta alla verdura, dai formaggi alla carne, dai salumi, fino al pesce.

Fino ad arrivare oggi allo strano caso dello champagne russo, che – lancia in resta - insidia quello francese, privandolo persino del nome. Come sostiene sempre Coldiretti, questa vicenda non è che “la punta dell’iceberg del percorso autarchico dal punto di vista alimentare avviato dal paese di Putin”.

Sull’onda di questa parossistica autosufficienza, dunque, nei supermercati imperversano prodotti taroccati (Parmesan, mozzarella, robiola ma anche mortadella e insalata “Buona Italia.”).

Il problema è che anche la ristorazione italiana in Russia rischia di non passarsela meglio: la mancanza di ingredienti principali (ovviamente parliamo degli originali autentici) potrebbe metterla in crisi.

Tale carenza, infatti, non può che essere risolta in due modi (entrambi radicali e per nulla convincenti): l’eliminazione dal menù di prodotti non più reperibili o (peggio) la loro sostituzione con surrogati locali (spesso nemmeno indicati come tali).

In tutto questo, per fortuna, una nota positiva c’è. L’embargo, pietra principale dello scandalo, capace di innescare questa valanga sui mercati dell’export, ha però risparmiato il beverage.

Ecco allora che, in virtù di questo, il nostro paese, nel primo trimestre di quest’anno - è riuscito a incrementare del 37% le esportazioni di spumante in Russia, rispetto all’anno precedente.

D’altro canto, da tempo la Russia è tra i principali consumatori di bollicine made in Italy.

E se fosse proprio il Belpaese ad avvantaggiarsi, stavolta, di questa guerra dello champagne scoppiata tra Francia e Russia?

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

26/11/2024

Giovanni Singh vince la prima edizione della cocktail competition Beefbar Shakedown. È riuscito ad avere la meglio sugli altri quattro finalisti, Alessandro Dottore (Milano), Thomas Bok...

25/11/2024

Un cocktail per celebrare l'emancipazione femminile e rinnovare l'impegno contro la violenza di genere. È Deeds No Words, con cui il locale meneghino DryMilano lancia un messaggio nel nome delle...

25/11/2024

Una prima volta, ma potrebbero seguirne altre. È quella della collaborazione, presentata al flagship store Illy di via Monte Napoleone tra il torrefattore triestino e Andrea Berton, chef stellato e...

A cura di Anna Muzio

25/11/2024

Nuovo progetto per Elena Penna e Luca Currado della Cascina Penna Currado di Serralunga d’Alba. Prende il via Elena Spirits, azienda dedicata alla produzione...

 



Ottimizza la tua acqua e proteggi in modo ottimale le tue attrezzature per far crescere il tuo business in modo sostenibile. Dall'acqua dolce a quella dura, da quella calcarea a quella...


Una soluzione di filtrazione ad alte prestazioni in grado di soddisfare le esigenze principali nelle cucine professionali quando si parla di vapore e lavaggio. Si chiama BRITA...


Intelligente e interconnesso, capace di assicurare non solo una protezione ottimale delle macchine da caffè, ma anche una qualità costante in tazza e un servizio più efficiente. Sono i 'plus'...


Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Si sente spesso dire che tra gli ingredienti fondamentali per il successo di un pubblico esercizio ce n’è uno non certo facile da reperire: l’esperienza. Se è così, allora Tripstillery va sul...



Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top