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27 Febbraio 2015Immaginate di stare visualizzando la situazione del traffico intorno a Milano in tempo reale: siete su Infoblu Traffic for Expo, la visualizzazione è immediata.
E poi immaginate di volere conoscere pure l’ubicazione, in zona, di chiese e castelli di interesse storico. E magari anche di avere qualche dritta su eventi culturali nei dintorni o di conoscere in tempo reale quali Paesi abbiano aderito all’Esposizione Universale. Beh, restate pure sul sito di Infoblu (anche se volendo esiste pure un’app per mobile) e sarete accontentati.
Le varie informazioni, infatti, sono state aggregate in un’apposita applicazione che raccoglie svariati contributi, grazie al progetto strategico ICT per Expo Milano 2015, realizzato in collaborazione con Confindustria, Camera di Commercio di Milano, Confcommercio, Assolombarda, Unione del Commercio e coordinato da CEFRIEL - Politecnico di Milano.
Una definizione un po’ complicata per un’iniziativa tutto sommato semplice, che ha l’obiettivo di facilitare lo scambio di informazioni e di funzionalità tra soggetti diversi.
Stiamo parlando di un vero e proprio ecosistema, di un “ambiente digitale” (non di una semplice piattaforma) che svolge il ruolo di uno spazio cooperativo, consentendo a tutti i partecipanti (imprese, enti pubblici, associazioni e soggetti pubblici e privati, che a vario titolo operano sul territorio) la possibilità di fare sistema.
In pratica è come se ciascuno di essi, entrando in E015, venisse a sedersi intorno ad un tavolo, per condividere con gli altri il suo specifico know how e le informazioni attinenti alla propria sfera operativa, proponendo, cioè un servizio E015.
E, come abbiamo visto nel caso di Infoblu, a questa enorme massa di informazioni messe in condivisione in tempo reale si può attingere per realizzare “un’applicazione E015”.
Il che significa un arricchimento dei propri siti web, delle proprie app, delle proprie soluzioni software, grazie all’interazione diretta con le altre funzionalità condivise.
Naturalmente, all’interno dell’ecosistema esiste un “linguaggio comune” da adottare al fine di consentire ai servizi e alle applicazioni di tutti i soggetti aderenti di poter costantemente “dialogare” tra loro.
Le prospettive offerte da E015
Le potenzialità oggi sono molteplici, perché molteplici e disparate sono le informazioni condivise. E ovviamente, proiettate nel prossimo futuro di Expo Milano 2015, potranno avere svariate applicazioni al servizio dei milioni di visitatori previsti.
Pensate per esempio se su Infoblu insieme alle informazioni su traffico e opere d’arte si aggregassero anche indicazioni sull’offerta ristorativa. Oppure se sul servizio Ville aperte (proposto dalla Provincia di Monza e Brianza) oltre a conoscere l’ubicazione delle ville e le soluzioni di viaggio intermodale (come avviene già adesso) venisse integrato un servizio di prenotazione nelle strutture ricettive di quell’area.
I vantaggi di implementazioni di questo tipo sono sotto gli occhi di tutti: costituirebbero un atout interessante in occasione dell’Esposizione Universale e getterebbero le basi per una costante innovazione futura.
E visto che non stiamo parlando di fantascienza e i servizi condivisi sono già tanti, vediamo insieme quali sono ad oggi le realtà in ambito enogastronomico e dell’ospitalità che hanno già messo in condivisione le proprie competenze:
• Agriturist Emilia Romagna: si occupa di mettere a disposizione le informazioni degli agriturismi presenti in Emilia Romagna, suddivisi per categoria.
• Regione Lombardia: mette a disposizione le informazioni relative agli agriturismi presenti sul territorio lombardo.
• Il Mangelo: fornisce le informazioni di base sui ristoranti di Milano (caratteristiche, localizzazione ecc.) presenti sul sito www.ilmangelo.it.
• Ospitalità italiana: l’elenco di 6500 strutture ricettive e ristorative certificate secondo il disciplinare Ospitalità Italiana (www.10q.it) presenti in 90 province italiane.
• Vaxita: una directory di oltre 42.000 strutture ricettive italiane, di cui circa 3.500 in Lombardia
Adesione e vantaggi
L’adesione a E015 è libera e gratuita: basta sottoscrivere un contratto di adesione, l’unico vincolo è il rispetto delle linee guida e degli standard tecnologici del protocollo E015.
Oggi sono circa 320 le aziende che hanno sottoscritto la partecipazione e questo consente loro di:
• arricchire le proprie applicazioni con i contenuti di altri soggetti, con reciproco vantaggio;
• ridurre i tempi e i costi di sviluppo di nuove applicazioni integrate;
• veicolare i propri contenuti di valore tramite applicazioni realizzate da altri soggetti;
• rendere visibili i propri contenuti in una directory presente sul sito E015, in modo che possano essere richiesti da altri soggetti interessati a sviluppare applicazioni integrate.
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