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M

MACERAZIONE

Contatto del mosto con le parti solide

dell’uva (bucce e vinaccioli, raramente

raspi), che cedono principalmente so-

stanze coloranti, tannino, aromi. Opera-

zione necessaria per i vini rossi, è assai

poco praticata nei bianchi. La durata

della macerazione dipende essenzial-

mente dalla filosofia di produzione,

oltre che dalle tipologie e dal livello

qualitativo dell’uva: non esistono rego-

le fisse e può protrarsi da poche ore a

oltre un mese.

MADERIZZATO

Atributo che indica, sia nei bianchi sia

nei rossi, una sensibile modificazione

complessiva che ricorda il Madera o il

Marsala. La maderizzazione è provocata

dall’ossidazione e, tranne i rari casi in

cui è voluta, è un difetto derivante da

invecchiamento eccessivo o da cattiva

conservazione.

MINERALE

Vocabolo utilizzato per la descrizione

dei profumi dei vini. Indica in partico-

lare le note primarie (principalmente

terra più o meno bagnata, pietra focaia,

idrocarburi) espresse da alcuni vini,

soprattutto bianchi (ad esempio Chablis,

Riesling) ma anche rossi (Etna, Rodano).

N

NÉGOCIANT (NÉGOCIANT-ÉLÉVEUR)

Un commerciante che compra uve e le

vinifica, oppure che compra vini e li

assembla per poi imbottigliarli.

Un mestiere piuttosto diffuso in Borgo-

gna (ad es. Joseph Drouhin e Louis Ja-

dot) ma presente anche in Italia (Bruno

Giacosa e Franco Martinetti).

O

ORGANOLETTICO

Aggettivo che indica, nella degustazione,

il riferimento alle funzioni svolte dagli

organi sensoriali, in particolare vista,

olfatto e gusto.

OSSIDAZIONE

Alterazione naturale provocata dall’ossi-

geno che, sciogliendosi nel vino, induce

modificazioni a colore, profumo, gusto,

provocando il decadimento del vino

stesso. Va tuttavia rilevato che esisto-

no vini basati volutamente su processi

ossidativi o che contengono una quota

ossidativa tenuta sotto controllo del

grado alcolico elevato - come in alcuni

vini dolci - oppure dall’acidità - come in

alcuni Champagne.

P

PARADOSSO FRANCESE

(FRENCH PARADOX)

Termine, usato per la prima volta negli

Usa nel 1991, in una trasmissione tele-

visiva, con cui si suggerisce che il vino

potrebbe ridurre la mortalità di origine

cardiovascolare, anche in presenza di

bassa attività fisica e alti livelli di cole-

sterolo (come succede ai francesi).

PERONOSPERA

Malattia della vite giunta dall’America in

Europa alla fine dell’Ottocento provo-

cata da un fungo che attacca a macchia

d’olio foglie e i germogli. Viene cambat-

tuta, oltre che con prodotti tipici, con la

poltiglia bordolese, miscela di solfato di

rame e calce sciolti nell’acqua.

PIGIATRICE

Macchina che schiaccia gli acini produ-

cendo il mosto. Ne esistono di diversi

tipi (a rulli, a centrifughe, a membrana)

e possono essere al contempo diraspa-

trici, cioè in grado di separare l’acino

dal raspo.

PRIMEUR

La vendita in primeur è quella che

effetuano da oltre due secoli importanti

châteaux bordolesi a favore dei négoc-

iant locali: i vini vengono ceduti pochi

mesi dopo la vendemmia, prima del

completo affinamento in legno, e i pro-

duttori incassano subito il prezzo con-

cordato. Una pratica quasi sconosciuta

in Italia, raramente proposta anche in

Borgogna e nel Rodano.

R

RESERVATROLO

Polifenolo contenuto nelle bucce, che si

ritiene possa avere effetti positivi sulla

circolazione arteriosa e in generale nel

contrasto della degenerazione delle

cellule umane.

RIDUZIONE

Diminuzione dell’ossigeno all’interno

del vino che provoca lo sgradevole

sentore di ridotto (chiuso, cantina, aria

stagnante, mercaptano); nei casi meno

gravi può essere eliminata areando il

vino, in caraffa o nel bicchiere.

S

SATÉN

Marchio registrato dal Consorzio della

Franciacorta per indicare una tipologia

di Franciacorta Brut caratterizzata da

una pressione non superiore alle 4,5

atmosfere.

SEKT

Spumante realizzato con il Metodo Clas-

sico in Germania. Se ne producono 310

milioni di bottiglie, consumate in gran

parte nel mercato interno.

T

TAGLIO

Sinonimo di assemblaggio, blend, cuvée,

uvaggio.

TARTRATI

Sali dell’acido tartarico presenti natural-

mente nel vino. Tendono a precipitare

sul fondo della bottiglia in seguito a

forti sbalzi.

U

UVAGGIO

Mescolanza di uve (ma a volte si intende

anche di vini) di diversa varietà destina-

te alla vinificazione, ad esempio l’unio-

ne di barbera e merlot raccolti contem-

poraneamente e utilizzati per realizzare

un Monferrato Rosso.

V

VARIETALE

Aggettivo con cui si indica un vino

prodotto da una sola tipologia di uva,

quindi senza l’uso di uvaggi.

VINIFICAZIONE IN BIANCO

Indica la fermentazione di uve rosse

senza la presenza di bucce. É utilizzata

essenzialmente nella produzione di vini

spumanti (ad es. pinot nero).

VINO NOVELLO

Si dice del vino prodotto con la tecnica

della macerazione carbonica.

Z

ZUCCHERI RESIDUI

Quasi del tutto assente nei vini secchi

(da 0,1 a 4 grammi/litro), lo zucchero

non fermentato (e quindi residuo) può

raggiungere i 2-300 grammi litro o più.