AL BAR COME A CASA
Nei tanti piccoli caffè a gestione familiare in
Canada si legge, si studia e si fissano appun-
tamenti di lavoro racconta
Enrico Cleva
, tanto
che sono diventati “un’estensione sia del soggior-
no sia dell’ufficio. La tendenza per questi caffè
molto diffusi è di essere informali ed offrire un
paio di differenti tostature ed un decaffeinato.
Quasi tutti fanno il caffè con macchine italiane
per l’espresso da bar”. Come il Revolver, miglior
coffee house secondo il “Vancouver Magazine”.
“L’atmosfera è rilassata, famigliare, accogliente.
Uno dei proprietari è appassionato di libri e sugli
scaffali, insieme alla merce, compaiono opere
di Kafka e Steinbeck”. Il design è coordinato,
dall’insegna al menù, dalla segnale-
tica agli accessori. I colori caldi del
legno e dei mattoni si equilibrano
con gli infissi e gli arredi di tipo
industriale. Al centro di tutto, l’espe-
rienzadel caffè: “il Revolver propone
a rotazione una selezione di varie
torrefazioni del Nord America. La
scelta è ampia: la ‘brew flights’ ad
esempio è una combinazione di tre
diversi caffè preparati con lo stesso
metodo o di un solo caffè preparato
usando tre metodi diversi”.
IN INDIA PIACCIONO LE
CATENE
Kalyan Karmakar
ci parla della diffusione dei
coffee shop nel secondo mercato mondiale: l’In-
dia. Nella patria del tè sono arrivate le catene; la
prima a introdurre nel Paese cappuccini e frap-
puccini fu Café Coffee Day. “Presto la clientela
si allargò alle famiglie e agli incontri di affari. I
coffee shop diventarono un posto confortevole
dove sostare ed entrarono a far parte del tessuto
sociale indiano. I nuovi coffee shop con aria con-
dizionata, comode sedie e spesso toilette, erano
posti dove nessuno ti faceva fretta, molto diversi
dai modesti tea shop e dalle umili bancarelle di
un tempo. Oggi la maggior parte propone anche
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SPECIALE HOST
OTTOBRE 2015
IL REVOLVER
CAFÈ,
CONSIDERATO
IL MIGLIOR
COFFEE HOUSE
DEL CANADA
CAFÉ COFFEE DAY, LA PRIMA CATENA A PORTARE IL CAFFÈ IN INDIA
Bar, MacchineCaffè, Vending