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Mixer

/ APRILE 2017

INEI – Istituto Nazionale Espresso Italiano

I

n questa intervista cerchiamo di capire meglio quali so-

no i vantaggi, i valori e gli strumenti indispensabili nella

costruzione di una catena.

Perché creare una catena di caffetterie?

Per fornire alla clientela un’immagine chiara, uniforme e

riconoscibile del prodotto e del marchio. Prendendosi cura

del proprio espresso fino alla tazzina, la torrefazione fide-

lizza il cliente e offre punti di riferimento per dire: “andate

lì e guardate cosa facciamo”. La crescita del marchio porta

vantaggio anche ai bar clienti perché il consumatore rico-

nosce il buon caffè e va dove trova il suo marchio. Prima

di Bottega del Caffè Dersut non esisteva in Italia nulla di

questo tipo, oggi abbiamo135 caffetterieeprestoapriremo

anche a Vienna.

Quali sono i valori di un format dedicato all’espresso?

Miscela ed estrazione perfette, gentilezza e professionalità

del barista, ingredienti freschi, pulizia del locale e cultura

del caffè. L’espresso italiano è tutto questo. Chi lo assaggia

riconosce il piacere e ritorna: un cliente in più ogni giorno,

365 l’anno. Con la qualità si guadagna.

Come vengono trasmessi ai baristi?

Atutti i baristi dellecaffetterieè richiesta formazionecontinua

offerta da professionisti aziendali: apprendono così in modo

uniforme letecnichedi lavoro, lecaratteristichedellemiscelee

le informazioni sulla filieradiproduzione.Nel nostromuseodel

caffèdiConeglianovengonosvolti corsi di formazionegratuiti

due volte al mese per tutti i baristi bar clienti e i commerciali.

Come si costruisce un format?

Bisogna fare studi e capire i bisogni dei clienti. Scegliere le

declinazioni del format e le loro peculiarità: rassegna stampa

giornaliera, servizio di ristorazione, area bimbi. Un team di

tecnici, operatori, formatori e arredatori va riunito spesso per

mettere a punto ogni dettaglio (dal colore dei mobili, al posi-

zionamento di una centrifuga) poiché tutto deve essere bello

e funzionale. È il brand a indicare il menù, le materie prime da

utilizzare, come servire il prodotto finito, a fare formazione ed

effettuare i controlli sulla conformità alle norme della catena.

Qual è il ruolo del caffè?

Principe è l’espresso perfetto: privo di difetti, con crema

consistente e persistente, priva di bolle e tigrata, con sentori

di cioccolato e frutta fresca, mai amaro e accompagnato da

leggeraegradevoleacidità. Si capiscecheèbuonoquando si

può bere senza zucchero. Il cuore dell’offerta è nelle miscele

top e in quelle certificate dall’Istituto Nazionale Espresso

Italiano (Inei). Insieme vengono proposti il Light (senza cere

e più digeribile), il Deca Light e i monorigine, che cambiano

settimanalmente, anche da portare a casa.

Qual è il valore del marchio Inei nella catena?

Il marchio Inei, insieme al nostro lavoro quotidiano, rende

percepibile al cliente la qualità perseguita dal chicco ver-

de alla tazzina. È un mezzo per garantire e rendere visibile

l’eccellenza in Italia e all’estero. Il caffè si beve per piacere,

meglio berne due buoni che tre cattivi. L’Espresso Italia-

no Certificato individua una volta per tutte l’espres-

so che non tradisce le aspettative del consumatore.

L’Istituto Nazionale Espresso Italiano

(www.espressoitaliano.org

),

di cui fanno parte torrefattori, costruttori

di macchine e macinadosatori e altri

sodalizi che volgono la loro attenzione

all’espresso di qualità, oggi conta 39

associati con un fatturato aggregato di

circa 700 milioni di euro.

M

GIORGIO CABALLINI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI DERSUT CAFFÈ, SPIEGA COME SI COSTRUISCE

UNA CATENA DI CAFFETTERIE DEDICATA ALL’ESPRESSO ITALIANO

di Claudia Ferretti

GIORGIO CABALLINI

La catena di caffetterie

è espresso di qualità