fiere
10 Settembre 2016La prima integrazione culturale comincia a tavola, ovvero laddove tutte le differenze si appianano e ciò che resta è soltanto la voglia di condividere qualcosa che parla di noi senza pregiudizi. Con questi presupposti domenica 18 settembre a Montalcino, Donatella Cinelli Colombini ha scelto di festeggiare la vincitrice del Premio Casato Prime Donne 2016, Chaimaa Fatihi - giovane musulmana che ha dato un grande esempio di coraggio schierandosi contro il terrorismo - con un pranzo multietnico in cui i profumi e i sapori della cultura italiana ed araba si abbracciano in un ideale gemellaggio di culture.
"Spesso quando ci troviamo ad interagire con il prossimo ci lasciamo condizionare se la cultura di provenienza è diversa dalla nostra - sostiene Donatella Cinelli Colombini - questo velo di diffidenza può essere abbattuto, se si instaura un dialogo pacifico e soprattutto si rispettano i valori di ciascuno. In questo processo, il cibo come condivisione culturale assume una importanza primaria ed è il più efficace strumento di avvicinamento tra i popoli. Sedere alla stessa tavola e condividere il cibo è il più forte messaggio di pace e fratellanza che possa esistere".
Insieme a Chaimaa saranno premiati anche, per il Premio Io e Montalcino il caporedattore di Repubblica Giuseppe Casciaro, per il Premio Consorzio del Brunello il giornalista di TG2 Eat Parade Bruno Gambacorta e per il Premio “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per opere a firma femminile la conduttrice Filippa Lagerback. Anche loro, come gli altri ospiti che in tale occasione siederanno alla tavola di Donatella, troveranno ad attenderli piatti della tradizione di entrambe le tradizioni. A partire dal Taiji o Tajine di manzo con prugne e mandorle tostate, considerato una ricetta regale della cucina marocchina cucinato dallo chef Shady del ristorante Le Grotte Ghiotte di Arezzo, promotore di una cultura multietnica in Toscana anche attraverso la sua scuola di cucina, accompagnato dal Pan Biblico con 11 cereali citati nella Bibbia e il pane arabo nel rispetto della cultura musulmana, preparato dal Panificio Del Ponte di Prato fondato da Pasquale Mauro nel 1993.
Dalla Sicilia, anello di congiunzione fra la cultura araba e quella italiana, arrivano la caponata e le polpette di pesce con uvetta e pinoli accompagnati da couscous preparati da Ada Parisi, giornalista e foodblogger in Siciliani creativi in cucina, personaggio di spicco della più raffinata gastronomia online, grazie allo studio, alla selezione maniacale degli ingredienti e alla cura dei più minuti particolari di ogni ricetta che ne hanno fatto un punto di riferimento per chi cerca l’alta cucina di pietanze tradizionali con un pizzico di creatività.
Due le sorprese: quella dolce del campione del mondo di pasticceria 2014 Rossano Vinciarelli titolare di Marron Glacè a Piancastagnaio - che si distingue nel panorama italiano dei medagliati a livello internazionale per il carattere riservato che ne ha fatto il “saggio della Pasticceria” e per la creatività delle forme con cui trasforma le sue delizie dolci in capolavori anche visivi- e quella toscana più tradizionale della Chef Roberta Archetti della Fattoria del Colle, bresciana di nascita e senese nel cuore. Naturalmente, saranno tutti di Donatella Cinelli Colombini i vini di accompagnamento, tra i quali spicca l’anteprima del Brunello Prime Donne 2012 che promette futuri successi internazionali.
CHI E' CHAIMAA FATIHI
Di profonda fede islamica, studentessa di giurisprudenza all’Università di Modena. E’ arrivata in Italia dal Marocco quando aveva cinque anni e si sente italiana. Ha scelto di studiare legge per seguire le orme del padre che si è laureato in giurisprudenza prima di emigrare a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova, dove gestisce un’agenzia di viaggio mentre la madre lavora in ospedale. Minuta, con il velo in testa, profondamente religiosa e osservante della legge coranica Chaimaa ha dovuto spostarsi a Brescia per frequentare ragioneria e anche adesso all’università c’è chi la guarda con sospetto, specialmente dopo gli attentati. Da piccola ha vissuto lo sradicamento di chi si sente italiana in Marocco e marocchina in Italia. E’ arrivata sulle prime pagine dei grandi quotidiani per aver avuto il coraggio di scrivere una lettera aperta ai terroristi condannando le loro atrocità da araba credente. Un gesto che ha fatto di questa giovane donna gentile e assolutamente fedele alla Legge Coranica un simbolo di pace ma, purtroppo, anche un bersaglio, per gli integralisti contrari al dialogo. Con lei emerge un nuovo possibile ruolo delle donne nel mondo islamico <<una scintilla di cambiamento>> come la definisce Chaimaa grazie all’importanza della spiritualità, dei sentimenti di tolleranza e nostalgia che possono diventare strumenti decisivi nella lotta al terrorismo. Un fenomeno apparentemente in crescita come dimostra la presenza di donne musulmane alle Messe a suffragio di Jacques Hamel parroco barbaramente ucciso a Rouen.
Chaimaa Fatihi ha scritto un libro, Non ci avrete mai. Lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi (Rizzoli 181 pagine)
COS'E' IL PREMIO CASATO PRIME DONNE
Il premio Casato Prime Donne nasce nel 1999 per valorizzare i migliori contributi giornalistici e fotografici riguardanti il territorio e il vino Brunello. Fra i vincitori i più importanti giornalisti e fotografi e le principali testate nazionali e internazionali. Una giuria composta da Donatella Cinelli Colombini (Presidente), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione, affiancate dal Presidente del Consorzio del Brunello Patrizio Cencioni, ha il compito di scegliere ogni anno un personaggio femminile nei settori della cultura, comunicazione e giornalismo, della politica e sociale, che si sia particolarmente distinto per coraggio ed eticità di comportamenti e che, con il suo impegno, abbia valorizzato la presenza femminile nella società e nel lavoro. Le scelte molto rigorose, coraggiose e anticipatorie della giuria, hanno trasformato il Premio Casato Prime Donne in un palcoscenico importante per l’universo femminile e capace di accendere i riflettori su personaggi, tendenze e problematiche.
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A cura di Matteo Cioffi
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