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10 Aprile 2019"Vinitaly and the City è stata un'esperienza straordinaria che ha consolidato la collaborazione tra la nostra Associazione e il Fuori Salone di Vinitaly in nome di una sempre più competente e appassionata divulgazione della cultura del vino". Così il Presidente Nazionale FISAR Luigi Terzago commenta la chiusura della grande maratona Vinitaly and the City che ha visto coinvolti oltre 200 sommelier protagonisti insieme alle eccellenze enologiche italiane e internazionali dei numerosi banchi d'assaggio, vere e proprie enoteche a cielo aperto collocate in alcuni dei più suggestivi scorci della Città di Verona.
[caption id="attachment_158992" align="alignleft" width="201"] (foto Ennevi)[/caption]
Mille e seicento turni di sommellerie, 62.000 calici serviti e 14 masterclass, distribuiti tra Piazza dei Signori, sede dei grandi Vini Rossi italiani, Cortile Mercato Vecchio, con una selezione di Champagne, Piazza San Zeno, con Vini Bianchi e Rosati Italiani e Vini internazionali, Palazzo Carli, con i Vini Sostenibili, e Piazza Arsenale, con le Bollicine italiane.
"Ogni anno troviamo a Verona un pubblico desideroso di approfondire la propria conoscenza del mondo del vino e di scoprire la grande storia che si cela dietro ogni etichetta. Riscontrare un interesse come questo entusiasma sempre un sommelier, che ha così modo di dare forma e valore al suo ruolo di importante anello di congiunzione tra produttore e consumatore", dichiara Vincenzo Fragomeni, Consigliere Nazionale FISAR e Responsabile dei Servizi che ha coordinato la squadra di sommelier insieme a Massimo Marchi, Segretario Nazionale FISAR.
“A Vinitaly and the City – dichiara Marchi – abbiamo trovato un’atmosfera magica che ha pervaso i luoghi più esclusivi della Città, i sommelier FISAR hanno sicuramente contribuito a questo successo portando al pubblico un importante racconto di vino e terroir. Quando abbiamo iniziato a studiare la collaborazione con il FuoriSalone del Vino ci siamo dati un obiettivo: regalare autentiche emozioni attraverso ogni calice. Posso dire che i nostri sommelier sono riusciti a raggiungere questo risultato, offrendo al pubblico presente un importante momento di cultura enogastronomica, una suggestiva commistione tra vino, musica e tradizione”.
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A cura di Matteo Cioffi
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