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20 Giugno 2015Passa attraverso il pane tipico la promozione della Sardegna, in linea con i temi di Expo e in vista di una possibile candidatura a patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Quest’estate, infatti, otto comuni, uno per ogni Provincia della Sardegna, tutte le domeniche una volta alla settimana, prepareranno in piazza dal 12 luglio i pani tipici, artistici e rituali della tradizione isolana. La prima data sarà Borore. Poi Quartucciu, Giba, Olmedo, Sanluri, Perdasdefogu, Sant'Antonio di Gallura e Samugheo. Il progetto “In nome del pane”, realizzato dall'assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio in collaborazione con L'Unione delle Pro loco Sardegna, è stato presentato, in concomitanza con la Festa del pane di Expo, dall’assessore Francesco Morandi: “L'evento cade in un momento molto importante, in piena sintonia con lo spirito dell’Esposizione universale - Nutrire il pianeta, energia per la vita - e con la riscoperta e la valorizzazione di una ricchezza propria delle comunità locali su cui dobbiamo fare un investimento importante”.
Due mesi di appuntamenti, sino a settembre, nei centri storici dell’isola durante i quali si riscoprirà l’originaria pratica della panificazione. L'iniziativa ripartirà quindi da maggio a ottobre del prossimo anno. Le giornate sulla riscoperta e la valorizzazione del cibo tradizionale e rituale, vedono il coinvolgimento di oltre trenta Comuni e dei musei del pane di Borore, di Monteleone Roccadoria e di Olmedo. L’iniziativa esprime un forte valore turistico per l’animazione territoriale, da un lato; dall’altro, per la grande opportunità di raccontare l'isola attraverso il cibo, di cui il pane è il primo simbolo. Da un recente studio a livello europeo emerge che la Sardegna possiede circa l’80% dei pani tipici italiani: “Per questo motivo prevediamo la possibilità di proporre la candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità all’Unesco dei nostri pani tipici, in linea con un progetto di ampio respiro e di forte valore identitario in grado di coinvolgere gran parte della regione, radicato soprattutto nei Paesi dell'interno, e di produrre un grande ritorno di immagine delle comunità locali” ha detto l’assessore. Ancora, in questi giorni, grazie alla collaborazione con la Federazione delle associazioni sarde in Italia, presso gli spazi della Regione a Expo verrà presentato il territorio dell’isola proprio attraverso il cibo.
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