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11 Aprile 2016Ha 60 anni e non li dimostra. Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. taglia nel 2016 questo importantissimo traguardo raggiunto grazie a una ricca componente valoriale costruita nel tempo fatta di tradizione, innovazione, passione, cultura aziendale, espansione in ottica ecosostenibile e, non ultima, la particolare attenzione al consumatore in nome del Made in Italy.
E’ il 10 aprile del 1956 quando, nel cuore del Parco del Sile, nasce il primo stabilimento del Gruppo per l’imbottigliamento delle acque minerali di Scorzè (Venezia) Fonte San Benedetto. Sono gli anni che anticipano il boom economico e le famiglie italiane scoprono i piaceri di un nascente consumismo di cui l’acqua minerale in bottiglia è un simbolo. E’ in quel momento che San Benedetto mostra la sua anima avanguardista: sapere interpretare al momento giusto i bisogni dei consumatori. Su questo principio lungimirante, che guiderà l’azienda negli anni a venire, si fonda la trasformazione della piccola fonte dalle radici millenarie nota già ai tempi dei Romani in Acqua Minerale San Benedetto S.p.A., la prima Total Beverage Company tutta italiana con un fatturato consolidato di 730 milioni di euro, 1.800 dipendenti nel mondo e 44 linee di imbottigliamento in Italia che possono produrre sino a 19 milioni di bottiglie al giorno. L’azienda sin da subito inizia a imbottigliare e distribuire localmente l’acqua minerale in bottiglie in vetro fino ad arrivare al 1971, quando è la famiglia Zoppas a entrare in azienda avviandola ad un percorso di continua crescita.
La storia di San Benedetto dimostra il ruolo fondamentale che svolge l’innovazione di prodotto e di processo nelle strategie di sviluppo dell’intero mercato del beverage analcolico. Nel 1970 l’azienda lancia, per prima, il “one way packaging” in vetro e nel 1980 è sempre la prima in Italia a lanciare i contenitori in PET, una novità che rivoluzionerà il mercato. Nel 1993 è tra le prime realtà a realizzare un impianto d’imbottigliamento completamente in asettico, per la produzione di bibite non gassate, garantendo sempre più la sicurezza dei propri prodotti. È il 1998 quando l’azienda brevetta il primo tappo “push&pull” totalmente asettico e richiudibile andando incontro alle richieste di un mercato ancora più dinamico e che vede i consumi “on the go” parte integrante del nostro quotidiano. Quest’attitudine di San Benedetto all’innovazione, intesa come valore fondante del proprio sviluppo, porta l’Azienda a sposare la filosofia dell’energy saving e a orientare tutta l’attività industriale all’ecosostenibilità. Tutto questo con cospicui investimenti in ricerca per una costante evoluzione verso bottiglie con meno plastica e la riduzione delle emissioni di CO2 equivalenti (- 19,4% nel periodo 2008-2012 sulla linea Acqua Minerale San Benedetto, ben tre al di sopra degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto per l’Italia). Nel 2009 sottoscrive un accordo volontario con il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che la qualifica come la prima realtà del settore a promuovere in Italia un processo volontario di mappatura dell’impronta di carbonio (carbon-footprint) con l’obiettivo di avere una “contabilizzazione” ed una consapevolezza scientifica delle emissioni prodotte dalla filiera dell’acqua minerale e di definire un programma di lavoro teso ad una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 eq.
Nel 2010 lancia sul mercato italiano il primo formato di acqua minerale a CO2 eq. compensata 1L Easy con il 100% delle emissioni neutralizzate attraverso l’acquisto di crediti di carbonio di tipo VERs che finanziano progetti legati alla riduzione dei gas effetto serra. Il formato 1L Easy oggi è caratterizzato dalla presenza del 50% di RPET, il massimo previsto dalla normativa. Nel 2012 è stata estesa l’esperienza di successo di 1L Easy ad una nuova linea di prodotti “progetto ecogreen”, la generazione di bottiglie di acqua minerale dedicata a chi ama la natura e studiata per contribuire a preservare le risorse del nostro pianeta, comprendente due formati famiglia da 2L e da 1,5L nonché un formato da 0,5L per il consumo on the go, tutti caratterizzati dalla completa compensazione delle emissioni prodotte, sempre secondo il meccanismo dell’acquisto dei crediti. Inoltre, i formati da 2L e 1,5L utilizzano il 30% di RPET. “Progetto ecogreen” è la prima linea di prodotti in Italia a ricevere dal ministero dell’Ambiente il logo del Programma per la valutazione dell’impronta ambientale. Il 18 gennaio 2016, inoltre, il Gruppo San Benedetto ha siglato un’ulteriore accodo con il ministero dell’Ambiente che conferma e riconosce l’identità dell’Azienda totalmente incentrata sui valori della sostenibilità ambientale, grazie anche ad una strategia di gestione integrata, un vero e proprio percorso di “Innovazione Sostenibile”, che con un insieme di processi di miglioramento consente di far diventare i principi della sostenibilità il motore stesso del fare impresa. L’accordo contiene importanti elementi di novità e si pone come valido strumento di collaborazione per identificare nuovi standard e parametri di tutela ambientale nel mercato delle acque minerali.
Innovare per San Benedetto vuol dire anche dare risposte alle richieste di un mercato sempre in evoluzione anticipando e assecondando i cambiamenti del gusto dei consumatori attraverso lanci di nuovi prodotti. E’ il 2000 quando viene lanciata Libera, l’acqua minerale in bottiglia squeezable con tappo “push&pull” e dedicata ad un pubblico femminile sempre in movimento. A Libera seguiranno nel 2001 il Thè San Benedetto nel formato Baby da 0,25L dedicato ai più piccoli, con tappo “push&pull” e imbottigliato in ambiente asettico e Aquavitamin nel 2011 attraverso la quale l’azienda introduce in Italia il concetto di vitamin water.
Dopo gli anni della crescita a livello nazionale San Benedetto comprende che essere presenti con fonti e insediamenti produttivi nel territorio è fondamentale per avvicinarla ai bisogni dei consumatori e ridurre anche l’incidenza nei trasporti. Un’opportunità anche per confermare il forte legame e l’impegno nei confronti del Paese di un'azienda che crede nel territorio e nell’importanza delle tradizioni di cui l’Italia è ricca. Viene realizzato così nel 1995 il nuovo stabilimento Gran Guizza S.p.A. a Popoli (Pescara); nel 1997 nasce a Donato (Biella) Alpe Guizza S.p.A.; nel 2001 acquisisce il 100% di Acqua di Nepi S.p.A. a Viterbo ampliando il proprio portafoglio prodotti con le acque effervescenti naturali; nel 2015 inaugura a Viggianello (Potenza) lo stabilimento dell’acqua minerale Fonte del Pollino e acquisisce la Fonte Cutolo Rionero in Vulture srl di Atella (Potenza), lo storico marchio lucano di acqua effervescente naturale.
Di pari passo alla crescita sul territorio nazionale, San Benedetto allarga anche i suoi confini grazie a collaborazioni con i grandi gruppi internazionali del beverage analcolico. Nel 1984 sigla un accordo con Cadbury Schweppes International iniziando a produrre l’intera gamma di prodotti dello storico marchio; nel 1988 firma un accordo di franchising con Pepsi Co. International per produrre e commercializzare in Italia la gamma di prodotti a marchio Pepsi e 7UP; nel 2002 l’azienda chiude un contratto di conto-lavoro con Atlantic Beverage Limited per la produzione e il confezionamento di prodotti Coca Cola per il mercato europeo.
In quest’ottica internazionale Il Gruppo San Benedetto inizia ad espandersi verso i mercati esteri: nel 1997 nasce a Valencia in Spagna Agua Mineral San Benedetto S.A. per la produzione di acqua minerale e bibite a marchio Fuente Primavera; nel 1999 detiene una partecipazione in Santa Clara C.P.A., azienda della Repubblica Dominicana per l’imbottigliamento e la produzione di acqua minerale; nel 2002 costituisce in Messico, la IEBM S.A. de C.V. (Industria Embotelladora de Bebidas Mexicanas) in joint venture con Doctor Pepper Snapple Group, per la produzione di acqua minerale e bibite; nel 2003 acquisisce la società Parque la Presa S.A. in Spagna per la produzione, distribuzione e commercializzazione di acqua minerale; nel 2010 diventa unico azionista di Polska Woda S.p.zo.o. in Polonia e Magyarviz Kft in Ungheria rilevando da Danone il restante 50% delle due aziende attive nella produzione e commercializzazione di acque minerali e bibite nei due Paesi. Oggi il Gruppo San Benedetto è commercialmente attivo in circa cento Paesi nei cinque continenti e l’export direttamente gestito dall’azienda veneta vale 42 milioni di euro di fatturato.
In questi sessant’anni un ruolo fondamentale è stato svolto anche dalla comunicazione che San Benedetto ha saputo interpretare come strumento per veicolare innovazione, benessere e vicinanza ai consumatori. E’ così che negli anni del boom economico la rondine di San Benedetto è diventata l’icona del brand mentre gli anni novanta sono quelli del binomio inscindibile con la Primavera, territorio valoriale della marca. In tutti questi anni si sono alternate grandi sponsorizzazioni, dal Festival di Sanremo a Masterchef Italia, dagli Internazionali d’Italia di Tennis alle più importanti maratone del Paese, a testimonial d’eccezione come Pippo Baudo, Lella Costa e Gerry Scotti.
[caption id="attachment_99677" align="alignright" width="201"] Enrico Zoppas[/caption]
“Abbiamo raggiunto l’importantissimo traguardo dei sessant’anni da leader di mercato e con numeri strabilianti. Per questo voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno partecipato al successo di San Benedetto, in Italia e nel mondo, dalla sua nascita sino ai nostri giorni. La nostra storia si fonda sulla cultura del lavoro, sul legame con il territorio, sul dialogo e la collaborazione tra persone, uomini e donne, grazie ai quali quest’azienda è diventata un luogo d’incontro di capacità ed esperienze individuali proiettando il progetto San Benedetto in una dimensione di vera innovazione”, commenta Enrico Zoppas, presidente del Gruppo Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. “Auguro a tutti i nostri collaboratori altri sessant’anni come questi appena raggiunti caratterizzati dalla passione, dalla voglia di fare e di essere coesi e interpreti di uno sviluppo che è stato davvero entusiasmante per tutte le generazioni passate. Sicuramente depositeremo il seme anche per quelle che verranno”.
Il 2016 sarà un anno di festeggiamenti, occasioni ed eventi per far conoscere a tutti i progetti di una grande azienda che vuole proseguire nel suo percorso di crescita consolidando i successi ottenuti, gli investimenti in Italia e puntando sui mercati esteri, tavoli su cui si giocheranno le sfide competitive per il prossimo futuro. Darà il via ai festeggiamenti la mostra “Un futuro nato da una grande storia”, presso gli spazi espositivi dell’Università Cà Foscari di Venezia, che si terrà dal 10 al 16 maggio (con apertura al pubblico dall’11 maggio). Le celebrazioni proseguiranno a Milano, dal 10 al 19 giugno (con apertura al pubblico dall’11 giugno), presso il Museo della Scienza e della Tecnologia. Le mostre raccontano gli inizi, i traguardi e il futuro di un’eccellenza tutta italiana: due momenti pensati per documentare al meglio la storia di un marchio, ma soprattutto il successo di un’idea!
Inoltre, in occasione dell’inaugurazione della mostra di Venezia, il 10 maggio, sarà presentato “Un lungo sorso di freschezza”, il libro edito da Mondadori, con testi di Luca Masia e prefazione di Ferruccio De Bortoli, una delle più grandi firme del giornalismo italiano. La monografia, attraverso foto, documenti e testimonianze, descrive 60 anni di cultura dell’innovazione e rispetto dell’ambiente.
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