caffè
30 Luglio 2016Caffè Moak resta un'azienda a conduzione familiare e crea una nuova direzione operativa in cui pone al comando un manager che tra i chicchi e il profumo di caffè ci è praticamente nato e cresciuto. Si tratta di Maurizio Mauro, nipote di Demetrio Mauro, fondatore nel 1949 della storica e omonima industria calabrese di torrefazione, di cui è stato anche presidente. Mauro, 49 anni, sposato e papà di una bimba, si è laureato in Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, conseguendo anche diplomi di Martketing e Comunicazione alla SDA Bocconi di Milano e alla Columbia University di New York. Nel 94 rientra in Calabria e inizia la sua esperienza lavorativa nell'industria di famiglia, a fianco del papà Antonio, suo mentore, che lo istruirà sui segreti del caffè.
In pochi anni Maurizio, considerato tra i massimi esperti in Italia di caffè verde, matura esperienza in tutti i settori di vendita, dal retail all'ho.re.ca, ricoprendo importanti ruoli manageriali e sviluppando progetti innovativi su prodotti legati all'industria del caffè, come quello sulle capsule fap. Porta la sua firma anche l'ideazione della capsula per “moka 3 tazze”. Il suo carisma e la grande capacità imprenditoriale gli vengono riconosciuti anche in altri ambiti: da Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria e vice presidente di Confindustria Calabria, a vicepresidente dell’Associazione Italiana Torrefattori e membro di Assemblea dell’Associazione Italiana dei Prodotti di Marca, fino alla carica di presidente dell'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Lo scorso settembre Mauro si separa definitivamente dall'omonima azienda, ma porta con sé la grinta e la passione innata per l'affascinante mondo del caffè. La stessa che riscoprirà, qualche mese dopo, con l'ingresso in casa Moak.
«Quando ho (r)incontrato Alessandro Spadola – racconta il nuovo manager – ho scoperto con piacere che avevamo molte cose in comune e un'inconsueta affinità sia dal lato umano che professionale. Grazie alla famiglia Spadola ho (ri)trovato un ambiente familiare, simile a quello in cui sono cresciuto. Ho (ri)scoperto l'aroma dei migliori caffè e il gusto delle miscele più pregiate. Una dimensione umana, arricchita da un gruppo di collaboratori motivati e propensi al lavoro di squadra. Conoscevo Moak e la sua storia. Non immaginavo, però, di entrare in una realtà così straordinaria, dove passione, competenze e tradizione ben si coniugano con le capacità di innovarsi e la determinazione di conquistare sempre nuovi mercati. Sono rimasto, inoltre, colpito dall'attenzione che ruota attorno all'immagine del brand, ma è stato guardando l'impianto produttivo, all'avanguardia ed interamente a tecnologia italiana, che ho capito quanto questa azienda punti in alto».
Maurizio Mauro è stato scelto dalla famiglia Spadola per ricoprire il ruolo di COO (Chief Operating Officer), per riorganizzare l'attività produttiva, degli acquisti, della logistica e dell'approvvigionamento e come SBM (Strategic Business Manager), per affinare le strategie di business aziendale e in particolare - in staff con Alessandro Spadola, CEO della holding - per attuare piani di sviluppo in nuovi mercati. Grazie alle sue competenze sul caffè verde, Mauro – insieme al presidente Giovanni Spadola - si occuperà del controllo sulla qualità della materia prima e di ampliare la già ricca gamma miscele.
Con il nuovo management, Moak inizia una nuova fase che segna un cambiamento nella tabella di marcia del brand che guarda al futuro con grandi prospettive di crescita. «Maurizio Mauro – afferma Alessandro Spadola - è la persona ideale per ricoprire un ruolo che era inevitabile e strategico nel processo di cambiamento che Moak ha avviato in questi ultimi anni. L'esperienza maturata da Maurizio sarà di importanza fondamentale rispetto a uno degli obiettivi prioritari della nostra azienda: armonizzare le attività dei vari settori in relazione alle competenze di ciascuno, per rendere ancora più competitivo il nostro marchio, che punta ad entrare in nuovi mercati».
Obiettivi che si vorrebbero raggiungere entro il 2017, anno in cui Moak spegnerà le sue 50 candeline.
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