17 Ottobre 2017
La formazione è una reale necessità per i baristi. Soprattutto di chi apre una nuova attività. Per rispondere a questi bisogni serve professionalità e non ci si può improvvisare. Luigi Zecchini (nella foto), Presidente di Filicori Zecchini, ci spiega quindi come si crea una vera scuola del caffè.
Perché creare un centro di formazione dedicato al caffè oggi?
La tazzina di espresso sorseggiata al bar è frutto del lavoro di una lunga catena di professionisti che deve operare tutta in qualità. Per avere la certezza che la propria miscela sia gustata al meglio al banco del bar le torrefazioni hanno bisogno di competenza da parte dell’operatore. Per questo Filicori Zecchini ha deciso di fornire un servizio formativo serio e strutturato ai baristi clienti.
Il barista chiede formazione?
La richiesta di formazione è un dato reale, noi svolgiamo corsi quotidianamente. Chi apre una nuova attività ha compreso che per avere un ritorno degli investimenti svolti non ci si può improvvisare come avveniva una volta. Un operatore formato è un professionista in grado di valorizzare il caffè e di fare crescere la propria attività nel tempo con successo. La vera selezione al bar si fa oggi sulla qualità e le scuole soddisfano un reale bisogno della fascia medio alta del mercato del caffè.
Quali temi affrontare?
Il barista ci chiede informazioni teoriche, conoscenze tecniche e competenze pratiche per conoscere i prodotti, verificarne la qualità e comprendere come servirli. Deve conoscere tutto: dal processo di produzione, al funzionamento e al mantenimento delle attrezzature. E deve mettere in pratica le informazioni sul corretto utilizzo delle attrezzature e della miscela (dalla macinatura all’erogazione). Vi sono nuove richieste sulla caffetteria (dalla latte art a forme alternative di estrazione) e grande attenzione all’analisi sensoriale del caffè.
Chi sono i docenti?
Un servizio professionale necessita di docenti interni aggiornati che si dedichino esclusivamente all’attività formativa e si rapportino ai clienti (anche presso i distributori esteri). Noi ne abbiamo cinque. Temi specifici sono affrontati con l’ausilio di esperti esterni riconosciuti, come i docenti dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac) nel campo dell’analisi sensoriale.
L’Istituto Nazionale Espresso Italiano, di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine e macinadosatori e altri sodalizi che volgono la loro attenzione all’espresso di qualità, oggi conta 39 associati con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
22/11/2024
Anche questa volta non mi ha deluso. Anzi, riesce a stupirmi e non poco, per la seconda volta. Sto parlando del “Torbageddon” l’evento giunto alla seconda edizione dedicato al whisky torbato,...
A cura di Sapo Matteucci
21/11/2024
Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...
21/11/2024
Nel cuore di San Frediano, una delle zone più vibranti di Firenze, il Gunè Next Door si rinnova. A guidare il cocktail bar arriva Matilde Martelli, ventottenne fiorentina doc, che dal 9 ottobre ha...
21/11/2024
C'è tempo sino al 21 dicembre per iscriversi a Spirit Of Savoia, iniziativa rivolta a bartender e cocktail bar invitati a creare drink originali con uno dei due vini aperitivi certificati vegani di...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy