21 Luglio 2015

Come riporta il sito della rivista inglese specializzata in clubbing, Mixmag, l'acqua a Ibiza nelle discoteche costa un'infinità, soprattutto se rapportata ai prezzi degli alcolici. Ci sono locali che fanno pagare l'ingresso sino e oltre i 70 euro anticipando il primo drink della serata. Le successive consumazioni tuttavia sono a un ritmo di 20 euro cadauna. Questa è l'Isla Blanca, prendere o lasciare.
Pagare 19 euro per un mojito, o 16 per una lemon vodka, 12 per una birra è quasi un'abitudine in tanti club sparsi nel mondo. Ma si va oltre la decenza quando lo standard, sull'Isola, è una banconota da 10 euro scambiata per una bottiglia d'acqua. Ed è ormai praticamente la norma attraverso club di Ibiza. Ma perché i bar più cool e i superclub di Ibiza fanno pagare prezzi così... esorbitanti?
La maggior parte delle merci consumate, portate, fumate e bevute a Ibiza devono essere importati dal continente, e le spese di spedizione di questi elementi finisce sulle spalle delle imprese locali ibizenche, che a loro volta gravano con ricarichi importanti sul consumatore finale. Ibiza, nel pieno della sua attività stagionale, accumula il valore annuale delle proprie entrate in soli... cinque mesi. Tutto ciò significa che al cliente verrà addebitato quel "qualcosa in più" proprio al bancone del bar.
Nel Regno Unito, precisa sempre Mixmag, una lunga coda al bar porta alla prosperità del locale stesso. A Ibiza, invece, una lunga coda al bar significa che i prezzi delle bevande devono essere innalzati immediatamente. Si tratta di un'economia di scala: gli esercenti isolani impiegano il minor numero di persone per ottenere il massimo profitto. Dopotutto, si chiede Mixmag in tono polemico concludendo, perché impiegare tre baristi per preparare tre bevande al costo di 5 euro a testa quando è possibile utilizzare un barista per preparare una bevanda da 18 euro?
Fonte: Mixmag.
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