pubblici esercizi
19 Giugno 2016Carta d’identità di Giada Sciortino, 23 anni, di Treviglio (BG): modella, ballerina animatrice in discoteca e commessa, ama i ristoranti e la buona cucina. Piace agli uomini perché è sexy, ha lunghi capelli biondi e curve mozzafiato; piace alle donne perché è simpatica e alla mano; piace agli addetti ai lavori perché è fotogenica, magnetica e naturale, doti che l’hanno fatta diventare coniglietta copertina di Playboy Italia a maggio (immortalata da Davide Esposito) e tra le protagoniste di diversi video clip del rapper Mondo Marcio.
Partiamo dalle discoteche, visto che le frequenti per lavoro. Come potrebbero migliorare l’offerta secondo te?
Rispondo da cliente e da animatrice-ballerina, senza avere cognizione di spese, entrate e profitti. Fatta questa premessa, punterei i riflettori su due aspetti. Primo, la selezione all’ingresso. Purtroppo, sempre più spesso si verificano atti di vandalismo in discoteca, penso per esempio ai ragazzi che creano paura in pista e tra le ballerine usando bombolette spray al peperoncino urticanti per gli occhi: sono testimone di almeno due episodi al Number One, ma le pagine di cronaca dei quotidiani locali sono piene di queste storie! (nel settembre 2015 è accaduto per esempio anche a Villa Barbieri a Padova (LEGGI) e a marzo dello scorso anno al Made di via Sant’Abbondio a Como ndr). Secondo, la qualità dei drink. Di frequente, ma -sia chiaro- non ovunque, i barman sono costretti a utilizzare distillati annacquati o di bassa qualità per risparmiare sul costo di preparazione dei cocktail e quindi per guadagnare di più, a discapito della soddisfazione del cliente! Terzo, la musica. Capita che, per non rinunciare alle ragazze immagine e alle ballerine, i gestori sacrifichino la qualità dell’offerta musicale. È un grave errore, perché un dj popolare e capace di animare la pista è essenziale al fine del successo della serata e, di conseguenza, della fidelizzazione del cliente.
Per quanto riguarda la tua esperienza, oggi in discoteca attira di più un Vip o un dj di grido?
In generale, credo che oggi sia meglio puntare sul dj. La forza d’attrazione di un ospite Vip che firma autografi, scatta selfie e se ne va è decisamente inferiore rispetto a quella di un dj popolare capace di fare ballare e divertire il pubblico. Detto questo, in realtà poi dipende anche molto dal target di riferimento del locale. Gli adolescenti subiscono maggiormente il fascino delle celeb rispetto agli adulti.
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