pubblici esercizi
28 Luglio 2020Sono passati dei mesi da quando in Italia sono iniziate le limitazioni per cocktail bar e locali di ogni genere ed è da altrettanto tempo che la Bar Wars ribadisce che se si ha un cocktail bar, è legale fare cocktail delivery. Posizione contestata da più parti, ma che ora l’Agenzia delle Dogane ha confermato in una comunicazione ufficiale del 6 luglio 2020: i bar possono fare cocktail delivery anche se non sono opifici.
Se si ha un locale con somministrazione di bevande, si può vendere e consegnare cocktail miscelati al domicilio dei propri clienti. E lo si può fare senza dover richiedere l’autorizzazione per diventare opificio, perché fare somministrazione di cocktail e produrre liquori sono due attività estremamente distinte.
[caption id="attachment_176607" align="alignleft" width="225"] Andrea Marini[/caption]
"Quello su cui mi voglio concentrare adesso è solo su queste parole rivolte ai bar: puoi e devi", spiega Andrea Marini, Direttore di Pro Bar e "Generale" di Bar Wars. "Altrimenti la crisi sarà fatale come lo è già stata per molti. Non era una cosa banale capire se si poteva incorrere in qualche tipo di multa consegnando cocktail a domicilio, ma con la consulenza di avvocati, biologi, formatori e esperti di norme igienico-sanitarie noi siamo stati in grado di dare subito la giusta direzione agli operatori. Ci hanno accusato di spingere gli imprenditori verso il 'suicidio commerciale’ perché 'la dogana diceva che non si poteva fare delivery' sostenendo che per fare profitti, noi stavamo promuovendo l'illegalità. La nota ufficiale del 6 luglio dell’Agenzia delle Dogane conferma che avevamo ragione e i nostri denigratori torto marcio; d'altronde è nostro interesse che i nostri clienti abbiano successo perché se falliscono loro falliamo noi: Pro Bar è indissolubilmente legata come azienda a tutti i suoi clienti che hanno locali o vi lavorano; il nostro compito è quindi aiutare gli stessi locali a spendere meno per le proprie attrezzature, a scegliere quelle più efficaci per lavorare al meglio, semplificare loro la vita con consegne rapide, supportarli con metodi di pagamento rateizzati e comodi, far crescere i loro fatturati attraverso corsi e formazione gratuita o a costo adeguato".
Ogni riferimento normativo, incluse le ultime novità è disponibile in un documento sul sito dell’azienda Pro Bar. Il testo completo della dichiarazione dell’Agenzia delle Dogane lo si trova a questo link.
Continua Marini: "Mentre le istituzioni hanno risposto tardi rispetto al lockdown noi abbiamo fatto i salti mortali per dare la risposta giusta subito e questo perché era ed è tutt’ora fondamentale per noi prendere delle contromisure immediate ad una situazione gravissima per tutti a fronte anche di altre figure del settore che si sono ostinate a sostenere una politica arrendevole. Il motivo per cui esiste Pro Bar è aiutare i locali. Ecco perché siamo sempre dalla stessa parte. Tutt’ora queste attività soffrono il distanziamento sociale e un numero di posti (e clienti) limitato, motivo per cui ancora oggi il cocktail delivery è una strategia commerciale che si può e si deve sfruttare a proprio vantaggio. Lo smart working, il clima di terrore promosso dai media e le limitazioni di vario tipo hanno svuotato alcuni luoghi come i centro città, ma quando la stagione estiva sarà finita e il virus continuerà a circolare, il problema sarà nuovamente un mal comune. Pertanto, non si può semplicemente sperare ed aspettare che le persone risorgano come zombie: si deve rivedere la propria offerta e consegnare i drink a casa delle persone".
Conclude Andrea Marini: "Il cocktail delivery inoltre va fatto in un certo modo. Non basta dire su Facebook che vendi a domicilio e la gente comincia a comprare; così come la consegna a domicilio potrebbe non bastare a riportare sù i fatturati. Proprio per questo motivo, Bar Wars ha dato il via a un progetto senza precedenti: un blog completamente gratuito www.barwars.it in cui da mesi i nostri 'Generali', imprenditori e professionisti del settore di successo condividono le competenze per aiutare chi abbia voglia di crescere e imparare a far decollare il proprio business. C’è chi con il virus ha chiuso per sempre la serranda e chi come loro ha continuato a macinare numeri importanti senza abbandonare il proprio focus e mettersi a vendere mascherine importate dalla Cina, tanto per dirne una. Fare azienda richiede professionalità specifica e competenze che si studiano come la matematica o la storia. Chi lo desidera quindi può arruolarsi nell’esercito di Bar Wars e ogni settimana riceverà un sacco di materiale operativo per re-impostare la propria attività e farla crescere. E tutto questo gratuitamente".
Per arruolarsi nell’esercito di Bar Wars è sufficiente compilare il modulo presente su questa pagina.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
20/12/2024
Espresso Gourmet è la nuova linea di capsule in alluminio Lavazza compatibili con le macchine Nespresso Original. Dopo le miscele Qualità Oro, Qualità Rossa, Crema e Gusto, ¡Tierra! For Planet e...
20/12/2024
Natale 2024 positivo per i ristoranti italiani. Le stime del Centro Studi di Fipe-Confcommercio parlano di 5,4 milioni (il 2% in più del 2023) di persone che celebreranno le...
20/12/2024
Parlerà di sostenibilità e circolarità lo stand di Unigrà alla prossima edizione del SIGEP, manifestazione in calendario alla Fiera di Rimini dal 18 al 22 gennaio 2025. Al Padiglione A5, Stand...
20/12/2024
Ha aperto nel cuore di Varese il primo store di Alice Pizza, brand simbolo della pizza al taglio, entrato in città tramite l'affiliato Stay Hungry Srl. Il locale si trova in via Morosini 17,...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy