pubblici esercizi
16 Giugno 2021Dal Report annuale di AssoBirra, uno sguardo a un comparto in crisi, ma che ha ancora tanto da dire. Sostegno al reddito e misure strutturali per aiutare la filiera.
Dopo di 10 anni vissuti alla grande e in cui la produzione a volume è cresciuta del 35%, l’anno del Covid, l’ormai famigerato 2020, ha radicalmente mutato segno al trend ormai consolidato. E’ così che nell’anno appena trascorso la produzione nazionale di birra è diminuita dell’8,4%, passando da 17.288.000 ettolitri a 15.829.000.
“Fino al 2019 – precisa Alfredo Pratolongo vice presidente di Assobirra, con delega a Relazioni Istituzionali e Comunicazione - la birra aveva generato un valore condiviso di 5,9 miliardi di euro nel solo canale horeca; nel primo semestre 2020 si evidenzia un decremento di 1,3 miliardi di euro”.
E a livello europeo le cose non sono andate certo meglio.
Basti pensare, infatti, che il valore aggiunto del settore birra nel vecchio continente si è ridotto di oltre 15 miliardi, ovvero del 25%.
Il Rapporto si sofferma pure sull’andamento dell’export, che - dopo anni di crescita - subisce nel nostro paese un calo del 4,8%. Evidente, dunque, l’influsso negativo della pandemia anche se una nota positiva sussiste: i volumi rimangono infatti importanti: circa 3,3 milioni di litri. Una conferma, dunque, della vocazione birraria del Belpaese.
Chi ha sofferto di più
La spiegazione è semplice: lo stop della ristorazione ha bloccato i consumi, canale prioritario per i micro birrifici che si reggono sul rapporto con i distributori diretti. Parliamo di un settore costituito in gran parte da realtà imprenditoriali giovanili, che contava prima della crisi più di 850 produttori da Nord a Sud con circa 3000 addetti.
A seguito della pandemia la produzione ha segnato un calo del 31% (361.000 hl del 2020 contro i 523.000 del 2019), e ha visto anche la chiusura di diverse imprese che purtroppo non sono riuscite a mettere in campo le forze necessarie per sopravvivere. La birra artigianale ha continuato ad accompagnare gli appassionati nei consumi casalinghi con nuove formule rese possibili dall'e-commerce e dal delivery. Ma gli sforzi non sono bastati.
Interventi in fase emergenziale, certo. Ma anche interventi che si configurino come strutturali e a più ampio raggio, finalizzati a stimolare gli investimenti su tutta la filiera. “Per questo – spiega Pratolongo –AssoBirra chiede al Governo e alle Istituzioni di riprendere e accelerare il percorso di riduzione delle accise con un intervento triennale che consenta la crescita di una filiera strategica per l’economia e per l’industria agroalimentare italiana”.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
20/12/2024
Espresso Gourmet è la nuova linea di capsule in alluminio Lavazza compatibili con le macchine Nespresso Original. Dopo le miscele Qualità Oro, Qualità Rossa, Crema e Gusto, ¡Tierra! For Planet e...
20/12/2024
Natale 2024 positivo per i ristoranti italiani. Le stime del Centro Studi di Fipe-Confcommercio parlano di 5,4 milioni (il 2% in più del 2023) di persone che celebreranno le...
20/12/2024
Parlerà di sostenibilità e circolarità lo stand di Unigrà alla prossima edizione del SIGEP, manifestazione in calendario alla Fiera di Rimini dal 18 al 22 gennaio 2025. Al Padiglione A5, Stand...
20/12/2024
Ha aperto nel cuore di Varese il primo store di Alice Pizza, brand simbolo della pizza al taglio, entrato in città tramite l'affiliato Stay Hungry Srl. Il locale si trova in via Morosini 17,...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy