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16 Luglio 2021Oggi il comparto agroalimentare non può tralasciare i temi della sostenibilità ambientale e sociale. Una richiesta che arriva dal Pianeta e dai consumatori finali: infatti, il 27% degli Italiani dichiara che nel 2021 acquisterà più prodotti eco-friendly e sostenibili rispetto al periodo pre Covid (fonte: McKinsey&Company). Contemporaneamente, cresce anche l’aspettativa nei confronti di industria e grande distribuzione affinché si prendano carico della cura dell’ambiente. Un’attenzione che, per un’azienda che fa riso, rappresenta anche una questione di coerenza stessa con il prodotto.
Da questa visione nasce il programma di sostenibilità Riso Gallo, “Coltiviamo il Futuro” che si compone di preziose collaborazioni con principali organizzazioni di tutta la filiera, partendo dalla ricerca con Università, passando per laboratori, multinazionali dell’agrofarmaco e sementieri, fino ad includere anche i partner per lo sviluppo degli imballaggi e per la valorizzazione dei sottoprodotti della lavorazione del riso in prospettiva di economia circolare. Il percorso, iniziato nel 2018, ha beneficiato della partecipazione attiva fin dalle prime fasi dei partner coinvolti, a dimostrazione dell’approccio condiviso ed integrato che lo caratterizza. È proprio il caso di dirlo: una “collaborazione in campo”.
Il tutto è stato presento durante un webinar organizzato giovedì 10 giugno 2021 da Riso Gallo, a cui hanno partecipato i rappresentanti di oltre 70 Aziende Agricole delle “terre del riso”; nell’occasione, è stata presentata la “Carta del Riso”, un patto tra persone e territori, che consiste – in prima istanza - in semplici promemoria per le buone pratiche di tutti i giorni, che possono però contribuire in maniera significativa ad andare incontro alla richiesta di sostenibilità quale strumento chiave per la tutela e la valorizzazione del territorio e dell’ambiente. Un obiettivo che si può raggiungere solo attraverso un approccio responsabile e consapevole, condiviso tra tutti gli attori della filiera: una “scelta di campo” a vantaggio del consumatore, per l’ambiente e per le persone, che si sviluppa secondo otto direttrici:
1. Certificazione secondo lo standard internazionale di agricoltura sostenibile FSA di SAI platform;
2. Messa in atto di azioni volte a preservare la fertilità del suolo;
3. Scelta di varietà più performanti e identificate insieme a Riso Gallo attraverso specifici studi (ad es: LCA) al fine di ridurre le emissioni di gas serra;
4. Utilizzo di semente italiana certificata, oltre che “No OGM”;
5. Divieto di utilizzo di fanghi in risaia;
6. Divieto di utilizzo di glifosate sulla coltura;
7. Tracciabilità dalla coltivazione alla distribuzione;
8. Formazione e aggiornamento continuo circa le pratiche agronomiche e della sicurezza alimentare.
La “Carta del Riso” si focalizza sugli aspetti agronomici, comprendendo tuttavia anche misure che hanno un impatto diretto sulla tutela del territorio, dell’ambiente e delle persone che ci operano, rappresenta un “patto” che Riso Gallo intende stringere in prima istanza con gli operatori chiave della filiera, ossia gli Agricoltori. A sua volta, essa si inserisce all’interno di un progetto più ampio: Riso Gallo infatti si impegna a passare, per una quota progressivamente sempre più rilevante della propria produzione, da una prospettiva di “riso sostenibile” a una di “riso che sostiene”, capace cioè, partendo dalla cura dell’ambiente e del territorio, di andare anche oltre l’ambito agricolo, allargando lo sguardo a monte, ossia alla selezione delle materie prime ed al benessere dei lavoratori della filiera. Particolarmente rilevante, in questo senso, diventa l’ottavo punto della “Carta”, per il quale Riso Gallo si impegna a mettere a disposizione delle aziende agricole strumenti per migliorare la biodiversità, ridurre l’inquinamento delle acque e per la razionalizzazione dei mezzi tecnici attraverso l'utilizzo di tecnologie satellitari; il tutto a vantaggio sia dell’ambiente che del benessere delle comunità locali, per un sistema interconnesso, visto come patrimonio ambientale, culturale e umano del nostro Paese. Un’ulteriore conferma dell’impegno di Riso Gallo è data dalla “Garanzia G.A.L.L.O.” apposta sui prodotti, che si caratterizzano per specifici requisiti di tracciabilità, origine locale e sicurezza. Inoltre, nell'ambito del suo programma di sostenibilità "Coltiviamo il futuro", Riso Gallo si è impegnata nel monitoraggio costante dei principali indicatori ambientali – con l’obiettivo del continuo miglioramento degli stessi.
All’interno dei suoi due stabilimenti Riso Gallo, l’energia elettrica utilizzata per la produzione proviene al 100% da fonti rinnovabili certificate, evitando dunque di generare ulteriori emissioni nell’ambiente. I valori legati alle emissioni ed ai consumi sono, infatti, in costante miglioramento, come dimostrano le significative variazioni registrate nel quadriennio 2016 - 2020:
• Consumi energetici totali: -10,9% (-10.262 GJ)
• Consumi energetici per kg di riso lavorato: -18,9%
• Emissioni dirette evitate di Gas serra (per produzione di calore): -17,6% (-604,1 t CO2e)
• Emissioni indirette evitate di Gas serra per riduzione imballaggi: -14,7% (-572,0 t CO2e)
Dal 2016 al 2020, si evidenzia inoltre una costante riduzione del consumo imballaggi del 15,4% (-5.014 q), pur a fronte di un aumento delle quantità di riso commercializzate: questo è il segno di un’attenzione costante all’utilizzo responsabile delle risorse. Dal 2019, è stato infatti intrapreso un progressivo passaggio di tutti gli astucci dei prodotti Riso Gallo a cartoncino certificato FSC, la certificazione per la gestione forestale responsabile. Ma soprattutto: Riso Gallo – per prima nel riso in Europa – ha iniziato ad utilizzare sempre più confezioni in plastica “suitable to be recycled”, sia per il sottovuoto che per il confezionamento in atmosfera protettiva. In particolare, per il confezionamento del riso sottovuoto, Riso Gallo ha sviluppato con Goglio, uno dei principali player in Europa nel packaging flessibile, un innovativo imballo eco-sostenibile. Il nuovo materiale è a basso impatto ambientale, come attestato dall’ente indipendente Cyclos: “Abbiamo seguito da vicino e con molto interesse questo progetto che rappresenta un perfetto esempio di cosa significhi innovare in modo sostenibile e fare “eco-design”, pensando fin dall’origine l’imballaggio in funzione del suo riciclo”, ha recentemente dichiarato Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla, Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica. “La sostenibilità è una scelta strategica per la nostra azienda - dichiara Riccardo Preve, Consigliere delegato di Riso Gallo Spa. La Carta del Riso non fa che concretizzare un ampio percorso intrapreso già da molti anni e che mira a generare valore aggiunto attraverso scelte industriali responsabili e nel pieno rispetto dei territori in cui operiamo”.
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