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una piazza urbana

Al

Mercato Centrale di Firenze di Piazza San

Lorenzo

lo studio di architettura Archea As-

sociati di Firenze (www.archea.it/mercato-san- lorenzo) riqualifica lospazioripensandolocome

una nuova piazza urbana, un teatro del gusto

in cui si affacciano le botteghe. In questo caso

i rivestimenti ceramici firmati Tagina (www.ta- gina.com/it/mercato_centrale) sono interpretati

in chiave moderna a supporto dell’aspetto più

tradizionale delle botteghe dei mercati coperti

totalmente a vista. L’area del laboratorio viene

estesa concettualmente con le piastrelle in tutto

il negozio.

L’architetto

Marco Casamonti

racconta così il

progetto … “L’insieme architettonico valorizza

lavocazioneartigianaledellebotteghe,disposte,

come lungo una strada o una piazza, secondo

una sequenza ordinata che realizza un sistema

espositivo “aperto” in grado di consentire la

piena visibilità dei laboratori di lavorazione e

la godibilità da parte del pubblico dell’attività

manuale connessa con la preparazione dei cibi.

Tutti gli spazi dellebotteghe, siadi preparazione

che di somministrazione e vendita, così come

le aree destinate ai servizi, sono pensate per

restituire, seppur ognuna con le sue specifiche

caratteristiche funzionali, un’immagineunitaria

e gioiosa di mercato. Il primo piano del Mercato

Centrale realizza a Firenze una nuova tappa

di un itinerario europeo dei mercati storici ed

enogastronomici all’interno di una architettura

che coniuga, con una consapevolezza tutta ri-

nascimentale, modernità e tradizione…”

pareti speciali

Sempre a Firenze, progettato dallo

Studio

Deferrari+Modesti

(www.deferrari-modesti. com/la_petite_firenze.), è

interessante il loca-

le

La Petite Cocktail Restaurant

. Ecco come

viene raccontato il locale nel sito dei progettisti:

“Molteplici sono le suggestioni che hanno cor-

roborato l’idea attorno alla quale la parete ha

preso forma. I paramenti murari e i lastricati

di Firenze costituiscono un primo riferimento:

pietre lisce giustapposte a rugose, superfici le-

vigate accanto a scalpellate, rigate, bocciardate;

la geometria, la tridimensionalità delle bugne.

Le sculture parietali di CostantinoNivola hanno

anch’esse lasciato la loro traccia nel disegno

della parete. Nella parete dunque si ritrova l’e-

lemento più riconoscibile dello spazio, la trac-

cia che maggiormente riesce a connotarlo, ma

senza una eccessiva fissità e rigidità, poiché è

mutevole con la luce e produce, di ora in ora,

effetti variabili grazie al disegno delle ombre.

Per raggiungere questo risultato, la ricerca si è

indirizzata nelle progettazione di un unico ele-

mento in grado, a seconda della sua rotazione e

Nelle foto 1-2-3

il mercato centrale

di firenze, uno “spazio

“aperto

Nelle foto 4-5-6,

le pareti “speciali”

de la petite

marzo 2015

mixer

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