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Mixer

/ MAGGIO 2017

INEI – Istituto Nazionale Espresso Italiano

Imparando ad assaggiare un caffè possiamo riconoscere chi

fa della qualità il proprio credo, a partire dall’acqua: parola di

EnricoMetti,direttorecommercialeprofessionalfiltersdiBrita.

Che ruolo ha l’acqua nella creazione di un espresso per-

fetto?

L’88-92%di una tazzinadi caffèèacqua.Questahaunproprio

profilosensorialedatodaimineralidisciolti edallecomponenti

aggiunte per renderla potabile (cloro). Per la preparazione di

unottimoespresso, l’acquadeveavere il giustobilanciamento

tra durezza totale e alcalinità, pH neutro ed essere priva di

cloro e di sostanze estranee. Importante è il contenuto di sali

di calcio e magnesio, poiché il calcio è veicolo di componenti

aromatiche del caffè e struttura una crema densa, colorata

e priva di bolle, mentre i bicarbonati influenzano l’acidità.

Con quali tecnologie possiamo agire sull’acqua?

L’obiettivo del trattamento dell’acqua è trovare il punto di

equilibrio tra salvaguardia dell’apparecchiatura dal calcare e

ottimizzazione dell’estrazione. I sistemi più evoluti a cartuc-

cia operano una riduzione della durezza in modo mirato, la

rimozione del cloro e trattengono le impurità fisiche. Ora si

punta alla resa sensoriale in tazza, a cui concorrononumerose

variabili: lamateriaprimacaffè, la tostatura, i profili pressione,

la macinatura, la pressione del pannello.

C’è desiderio di conoscenza tra i professionisti?

Cresce la richiesta, da parte di torrefazioni e aziende co-

struttrici, di seminari sul tema: hanno compreso che trasfe-

rire competenze specifiche ai baristi genera valore aggiunto

alla proposta del proprio prodotto. Un forte stimolo viene

da professionisti sempre più attenti alla qualità. Un anello

importante della catena sono poi gli installatori che sempre

più dovranno saper coniugare conoscenza meccanica ed

elettronica a competenze sulle interazioni tra acqua, appa-

recchiatura e caffè.

Cosa giunge all’utente finale di queste informazioni?

Ancora poco e solo grazie all’opera svolta da pochi baristi

evoluti che danno valenza a tutte le componenti del loro

servizio. Vi è un grosso fermento nel mondo del caffè e si

tende a un consumo più consapevole. La qualità sarà l’ele-

mento premiante per tutta la filiera. All’utente il compito di

imparare ad assaggiare: un’ottima qualità in tazza non può

prescindere da un’acqua eccellente.

Quale valore porta lnei agli attori legati alla filiera dell’e-

spresso?

L’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei) è un importan-

te veicolo della cultura del caffè e spazio di aggregazione

degli attori della filiera. Attraverso incontri e momenti di

sensibilizzazione di professionisti e consumatori l’Istituto è

promotore di progresso e d’informazione. Far parte dell’Inei

offre il vantaggio di poter affiancare aziende che vantano

ampie e variegate competenze. Rende possibile realizzare

progetti che mirano a coinvolgere l’intera filiera, cosa im-

portante in un made in Italy che stenta a presentar-

si al mondo come sistema. Ben venga quindi l’Inei.

L’Istituto Nazionale Espresso Italiano

(www.espressoitaliano.org

),

di cui fanno parte torrefattori, costruttori

di macchine e macinadosatori e altri

sodalizi che volgono la loro attenzione

all’espresso di qualità, oggi conta 39

associati con un fatturato aggregato di

circa 700 milioni di euro.

M

ENRICO METTI

L’acqua per

l’espresso perfetto