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Mixer
/ NOVEMBRE 2017
LA PROFESSIONE
I
Global Coffee
in grado di creare quello scambio di pareri e di com-
menti per il quale gli allievi si stimolano a vicenda. La
reazionedegli allievidovrebbeesserequalcosadel tipo
“Se il mio vicino di banco ha sentito questo odore, la
prossima volta presterò anch’io più attenzione” e mai
“Lui sente odori che io non sono nemmeno in grado di
immaginare”. È quindi fondamentale quell’approccio
maieutico di cui abbiamo già scritto proprio su queste
pagine: l’atteggiamento del docente non deve mai
essere prescrittivo ma di stimolo, sino al punto di la-
sciarsi sfidare dagli allievi.
ANCHE NELLE COMPETIZIONI
Nelle gare per baristi dovremmo tenere la stessa li-
nea. L’obiettivodovrebbesempreesserescatenarenel
professionista che guarda una gara, dal vivo o sul web,
la voglia di provare a sua volta. Desiderio che potrà
trovare lasuarealizzazionemagari nell’iscriversiproprio
a una competizione ma sicuramente già nell’iniziare a
riflettere sulla propria attività di tutti i giorni. In que-
sto senso le maggiori soddisfazioni mi sono sempre
arrivate da quei concorrenti che mi hanno riferito di
averecambiatoalcune loroabitudini dietroal bancone
proprio dopo essere scesi dalla pedana di gara.
EMULARE I PROFESSIONISTI
Eppure l’effetto di emulazione più grande si ha pro-
prio nel caso di baristi che diventano modelli positivi
e propositivi per altri colleghi. E ciò si realizza con
maggiore forza quando l’invidia per il locale che ha
successo cede il passo all’analisi dei motivi di quel
successo, soprattuttoquando il professionistadietro il
banconedecidedi condividere la propria conoscenza.
Sharing is caring
, dicono gli americani, la condivisione
è prendersi cura degli altri: contribuire a fare crescere
la qualità media di un settore è certamente il modo
migliore per mettersi al riparo dai pericoli, tal-
volta letali, dell’imbarbarimento dello stesso.
IMITARE UN COMPORTAMENTO POSITIVO E FARLO DIVENTARE
IL PROPRIO MODELLO, UNA SCELTA DI VITA CHE VALE ANCHE
NELL’AMBITO DEL COFFEE BUSINESS
di Carlo Odello
L’autore è Consigliere dell’Istituto
Internazionale Assaggiatori
Caffè e Amministratore del
Centro Studi Assaggiatori
www.assaggiatoricaffe.orgCARLO ODELLO
Lode all’emulazione
Q
uesta sera il mio allenamento da podista
principiante prevede 12 chilometri. Corro
al mio ritmo medio e quando sono al nono
chilometrounrunnermi salutaemi sorpassa.
Ricambio il saluto e istintivamente accelero il passo.
Il che non ha un gran senso perché lui è decisamente
più veloce di me, almeno 30” in meno al chilometro.
È chiaro che non ho aumentato la mia andatura spinto
da un qualche non ben definito spirito di rivalsa: non
potrei comunque tenere il suo passo. Ho accelerato
perché l’ho visto veloce e ho inconsciamente deciso
che volevo alzare anch’io il ritmo della corsa. Si chiama
emulazione: è la spinta a imitare un modello, in questo
caso un comportamento positivo.
ACCENDERE SCINTILLE
Tutti i professionisti del
coffeebusiness
chedesiderano
realmente il bene del settore dovrebbero cercare di
accendere questa scintilla nei loro interlocutori. Que-
sto principio dovrebbe impregnare le nostre azioni
quotidiane, dovrebbe trasudaredallenostreparoleed
emergere con chiarezza da ogni nostro gesto.
In un corso di analisi sensoriale il docente deve essere