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Mixer

/ DICEMBRE/GENNAIO 2017

Osservatorio Host 2017

IN PRIMO PIANO

In questo segmento, un’altra esigenza che l’operatore

deve indirizzare – in chiave di sostenibilità del business

– è la

destagionalizzazione

. “Riteniamo che l’attività

di questi tempi debba slegarsi dalla stagionalità tipica

del nostro settore, andando ad offrire alla clientela

prodotti giusti per ogni periododell’anno”, commenta

Franco Pravettoni

, titolare di

Anselli

, che si distingue

nel panorama degli ingredienti per gelato artigianale

affiancandoai prodotti acatalogoproposte innovative

come i

“Dopocena”

, un’alternativaai gelati daasporto

che reinterpreta il dessert freddo di casa in versione

finger food.

Latotecnologie, concordaanche

EmanuelaCipelletti

,

DirettoreMarketingdi

Frigomat

:“IlMaestrogelatieree

pasticcereci chiededi risolvere leproblematiche legate

alla stagionalità dei prodotti. Per creare un format di

successo? Dovrebbe ampliare la gamma dei prodotti,

anche dal punto di vista dell’internazionalizzazione”.

LA VOCE DEI MAESTRI

Come vengono viste que-

ste evoluzioni “dall’altra

parte della barricata”?

Conferma il trend verso l’i-

bridazione dolce-salato il

Maestro

GinoFabbri

, Pre-

sidente dell’

Accademia

Maestri Pasticceri Italiani:

“Lapasticceria è inserita in

contesti più vari che propongono meno referenze ma

di qualità, in generale si sta andando verso la qualità.

Dove si propone il bere e il salato di qualità, ora c’è

anche il dolce di livello, con un servizio meno impe-

gnativo ma accettabile. È fondamentale per ottenere

un prodotto buono, valido, salutistico, di qualità. La

tecnologia, seusatacon latesta,dàprodotti centovolte

migliori. Per fare certe glasse di dolci oggi è necessa-

rio avere un macchinario, ma anche per abbattere la

caricabattericadegli alimenti. Abbiamopastorizzatori

che ci permettono di lavorare in maniera eccellente”.

“Iononcredoai dolci dietetici, seunoèadietapiuttosto

mangia mezza porzione – fa da contrappunto il Mae-

stro

Iginio Massari

, pensando alle crescenti tendenze

salutistiche –. Noi pasticceri facciamo un cibo molto

particolare che è quello della trasgressione, senza non

c’è innovazionenéprogresso. Ildolceèsimbolodella fe-

sta, della gioia, che si mangia in

compagnia,haunvaloresociale.

Iomi sento uno che produce un

peccato di gola e ne sono con-

tento, è la mia missione”.

“I macchinari – prosegue Mas-

sari – cambiano il lavoro e il

prodotto finale, senza non si è

in competizione. I nuovi mac-

chinari portano a una qualità

non immaginabile lavorando a mano. Solo con la

tecnologia del freddo si è oggi in grado di sani-

ficare il cibo conservando le sue caratteristiche

organolettiche, per dare un cibo igienicamente

sano. Però dobbiamo capire che al centro di ogni

cosa c’è l’uomo, se non si ha la capacità di capire

i valori del cibo e non si opera con correttezza

non si va avanti”.

Se il fattore umano è al centro – tanto nella pastic-

ceria-gelateria quanto nel bakery – è essenziale

coltivarlo, comepuntualizza inconclusione

Renato

Bosco

,MaestroPizzaoiolodel Saporèdi S.Martino

Buon Albergo (Verona) – “Consiglio di leggere

molte riviste di settore ed anche di tematiche al

di fuori del food (riguardantimoda/viaggi/ living...)

che possono permetterti di vedere le tendenze

del momento. Girare il più possibile, visitare vari

locali e ristoranti ed assaggiare più cucine possi-

bili, questo permette di aprire la propria mente

a ciò che succede fuori dal proprio locale. Inoltre

per me è fondamentale lo scambio e il confronto

con altri colleghi pizzaioli o chef. Per fortuna ho

molte occasioni che ci fanno incontrare e questi

incontri, queste chiacchierate spesso si traducono

in idee e poi in piatti che si avvicinano sempre

più al consumatore perché sono il frutto

di un’esperienza vera, vissuta, concreta.

M

GINO FABBRI

RENATO BOSCO

IGINIO MASSARI