attrezzature
26 Aprile 2023Si chiama Hoop ed è un nuovo metodo di estrazione del caffè ideato dagli esperti di Ceado, azienda veneta che come core business realizza macinini. Ce lo ha presentato durante la Design Week milanese un appassionato Gian Andrea Sala, torrefattore della bergamasca Spirit of Coffee. La novità è l’automatizzazione dell’estrazione, realizzata però con un’attrezzatura assolutamente manuale, bella da vedere e semplicissima da usare.
Come funziona
Hoop è costituito da due “camere” concentriche: al centro si posiziona il caffè macinato, nel cerchio esterno, che è una sorta di ciambella. si versa, semplicemente, l’acqua bollente (o fredda, o il Campari o qualsiasi liquido adatto a estrarre caffè, per i più sperimentatori). Tramite appositi fori, realizzati già in fase di stampo perché siano tutti uguali, l’acqua passa a infondere il caffè che lentamente scende per percolazione nel contenitore posto sotto (come avviene con un V60).
Non serve né bollitore a becco d’oca né versamenti circolari né preinfusione. L’infusione dura più di 4 minuti, il risultato in tazza è un caffè a metà tra V60 e moka, con più dolcezza e più corpo, spiega Sala. La macinatura varia a seconda del caffè ma è grossa, a metà tra quella per V60 e quella per Chemex. Il filtro, di carta, utilizzato è quello dell’Aeropress quindi facilmente reperibile. La “ricetta” base consigliata è di 12 grammi di caffè macinato per 300 grammi di acqua. Hoop è un no bypass brewer: significa che tutta l’acqua versata nel dispositivo è coinvolta nel passaggio attraverso il caffè e il risultato è un’estrazione piena, concentrata e di alta qualità.
Come usarlo al bar
Anche se è stato creato pensando principalmente al mercato home, Hoop è un metodo che, grazie alla velocità e all’automazione, risulta utile anche al bar. “La mia clientela è abituata a bere caffè filtro, ma anche cappuccini e Flat White – dice Sala: quando il sabato mattina mi chiedevano un V60, tra preinfusione e infusione mi impegnava in modo esclusivo circa due minuti. Ora preparo sei o sette Hoop e mentre percolano posso andare a fare un cappuccino: quindi nel locale è un modo per servire e facilitare il barista. Penso anche a quei bar che si trovano in località turistiche dove gli stranieri spesso chiedono caffè filtro”.
Non solo: anche al ristorante si può portare al tavolo insieme alla giusta quantità di acqua e di caffè in modo che i clienti se lo facciano da soli: così l’experience è servita.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
21/11/2024
Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...
21/11/2024
Nel cuore di San Frediano, una delle zone più vibranti di Firenze, il Gunè Next Door si rinnova. A guidare il cocktail bar arriva Matilde Martelli, ventottenne fiorentina doc, che dal 9 ottobre ha...
20/11/2024
Si è parlato di educazione alimentare nel corso dell’assemblea annuale di Fipe-Confcommercio a Roma. Sul tema la federazione, dopo il contributo delle istituzioni nell’ambito della formazione...
20/11/2024
L’essenza bio diventa l’anima di Belvedere. A giugno di quest’anno, la vodka di casa Moët Hennessy, dopo tre anni di studi e ricerche, ha ottenuto la certificazione biologica europea,...
A cura di Matteo Cioffi
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy