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01 Febbraio 2024È stato salutato con entusiasmo l'ingresso di Borsci nel mondo della gelateria e della pasticceria: la nuova linea professionale Mastro Borsci, presentata al Sigep, ha raccolto riscontri positivi e il medesimo discorso vale per Il Borscino, un'idea destinata a bar e ristoranti che unisce dessert, caffè e ammazzacaffè.
Durante i giorni della fiera riminese, le creme della linea Mastro Borsci sono state testate da vari addetti ai lavori che hanno riscontrato in primis una grande versatilità, come spiega il Mastro Pasticcere Gianluca Trisolini: “Le creme Mastro Borsci si accompagnano perfettamente con il gelato mantenendone la struttura e la texture cremosa. Perfette anche per i professionisti della pasticceria, possono essere usate in purezza o per tagliare altre creme come la chantilly all’italiana, e adoperate per la farcitura di cannoli, bignè, brioches, ma anche per riempire lievitati come panettoni e colombe. Infine si sposano molto bene con il mondo della cioccolateria come ripieno di praline o rilavorate per la creazione di cremini e ganache, il loro impiego è limitato solo dalla fantasia dei professionisti”.
Seppur sia ancora decisamente prematuro tirare le somme, quella di Borsci al momento appare un'operazione che sta dando i frutti sperati. “Ci siamo strategicamente serviti dell'appeal di brand liquoristici conosciuti per entrare nel canale professionale dolciario – commenta Fabrizio Gulì, Global Chief Marketing Officer di Gruppo Caffo 1915 del quale Borsci fa parte –, È stato interessante vedere in fiera, soprattutto tra i visitatori stranieri che non hanno familiarità con il marchio, come dalla degustazione delle creme si siano interessati ai prodotti madre. Questo ci dà indicazioni sul potenziale della nuova linea per puntare a conquistare nuovi settori e nuovi mercati”.
Tutto ciò sembra essere solo l'inizio di una nuova avventura visto che Borsci ha intenzione di ampliare l'offerta di prodotti dedicati ai professionisti del settore dolciario: “Abbiamo già in progetto di creare altre proposte a base dei nostri liquori”, conclude Nuccio Caffo, Amministratore Delegato di Gruppo Caffo 1915.
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A cura di Matteo Cioffi
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