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04 Giugno 2024Partirà il prossimo 10 giugno il corso per Barista Imprenditore organizzato da Caffè Milani presso l'Altascuola Coffee Training di Lipomo (Como) e finalizzato ad accrescere la professionalità e le competenze nel mondo Horeca. A curarlo sarà Matteo Colzani, vincitore della tappa comasca di Espresso Italiano Champion, che affronterà gli aspetti economici e gestionali che un manager del fuori casa deve conoscere per poter rendere performante la propria attività.
«L’idea di fondo è fornire le competenze tecniche di un barista insieme a nozioni di gestione aziendale, al fine di avere sempre sotto controllo l’andamento del locale - spiega Colzani. Ritengo che al giorno d’oggi sia indispensabile aprire gli orizzonti su questi temi: i lavoratori della ristorazione devono essere più consapevoli di tutto quello che è il mondo economico, gestionale e organizzativo del proprio locale. Alle volte si ha la percezione che le cose stiano andando bene ma poi ci si accorge di avere un problema o che semplicemente si poteva fare meglio».
I temi affrontati toccheranno vari ambiti, dagli acquisti delle materie prime alla scelta dei fornitori, dalla gestione del personale alle modalità di miglioramento del fatturato. Al termine del corso Barista Imprenditore i corsisti avranno sviluppato le competenze per analizzare il bilancio di un locale, gestire gli acquisti della merce, organizzare il personale e strutturarne gli orari, apprendere le aree di crescita e fissare gli obiettivi di fatturato. Insomma, teoria e pratica, economia e bancone, gestione e management, in una visione della professione che sappia accogliere anche questioni più ampie e che spesso sono vere e proprie criticità nella quotidianità lavorativa e che per questo richiedono di essere affrontate con lucidità e competenza.
«Sino a pochi anni fa quello del “responsabile”, così come veniva chiamato, era un ruolo ricoperto dalle figure più storiche all’interno dello staff di un locale, assunto per esperienza e per cui si costruivano man mano le competenze - prosegue Colzani. Oggi, invece nelle realtà più strutturate è facile trovare persone con background interessanti di formazione in ambiti diversi, che non provengono necessariamente dal mondo alberghiero, ma che hanno esperienze di gestione ad alto livello, che si sono formate con studi specifici per la gestione di impresa o che hanno frequentato corsi appositi per essere preparati nello svolgere questo compito. Si sta andando quindi verso una direzione più internazionale: all’estero, specialmente nelle grandi città, le figure del bar manager e dell’head barista sono molto diffuse, e sono necessarie per garantire equilibrio, sostenibilità e redditività dei locali».
Secondo Colzani, l'Italia necessita di sganciarsi dalla classica realtà a gestione familiare per strutturarsi in modo più profittevole circa la gestione dei costi e la sostenibilità del lavoro, e sottolinea pure quanto sia importante definire il lavoro del barista, in cui la precisione e l’attenzione per i dettagli non dovrebbero mai calare nonostante i ritmi di lavoro perché si tratta di un'attività a contatto con un pubblico sempre più frenetico ed esigente.
«Un percorso di studi rappresenta la base per lavorare bene nel settore delle caffetterie e dei bar - continua l'esperto - e per questo occorrono studio e skills specifiche, anche al di là della formazione professionale: bisogna avere delle caratteristiche caratteriali necessarie, essere svegli, sciolti, disinvolti, capaci di interagire con i diversi clienti e i diversi caratteri e umori, avere una buona memoria e capacità di gestione dello stress. Il lavoro al bar o in caffetteria è tanto soddisfacente quanto faticoso. Ai giovani che sognano di diventare barman consiglio quindi di prepararsi a faticare, a lavorare tanto e a stancarsi perché c’è sempre da fare. Inoltre preparatevi a imparare, forse ancora di più che a scuola. Ogni collega è un libro aperto: ascoltate, imparate e crescete» conclude Colzani.
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