La nuova formula con cui si presenta il Premio Birra Moretti Grand Cru 2018-2019,promosso da Fondazione Birra Moretti in collaborazione con Identità Golose,mette ancora più alla prova il sangue freddo dei dieci finalisti. In questa ottava edizione non sarà sufficiente affrontare una sola volta una giuria pluristellata: saranno ben due le fasi cui saranno sottoposti i giovani chef,sous chefe chef de partie under 35, l’eliminatoria di novembre 2018 e la finale nel 2019. Il Premio Birra Moretti Grand Cru in 7 anni ha selezionato oltre 1.000 giovani chef under 35 e ne ha fatto emergere il talento. Molti di loro hanno mosso i primi passi proprio partendo dal palcoscenico del Premio, per poi ottenere riconoscimenti importanti. Solo per citarne alcuni, i vincitori delle prime tre edizioni hanno già conquistato la loro prima stella Michelin: Giuliano Baldessari, Christian Milone e Luigi Salomone.
La giuria della fase eliminatoria
Durante la fase eliminatoria - che si terrà lunedì 19 novembre, a Milano - i dieci semifinalisti dovranno preparare, di fronte a una giuria pluristellata, la ricetta che hanno presentato in fase di selezione. Gli chef dovranno affrontare il severo giudizio di una giuria di esperti eterogenea: Claudio Sadler chef del ristorante Sadler, Presidente di giuria, Nicola Dell’Agnolo, restaurant manager di Il Luogo di Aimo e Nadia, Giancarlo Morelli chef del ristorante Pomiroeu, Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, e Alfredo Pratolongo, Presidente della Fondazione Birra Moretti. La giuria sarà chiamata a valutare le ricette presentate in base a questi criteri: presentazione del piatto, gusto, originalità, utilizzo dell’ingrediente birra, abbinamento ricetta/birra in accompagnamento, equilibrio generale e cultura birraria. Fra i dieci semifinalisti saranno selezionati i cinque giovani talenti che si sfideranno nella fase finale che si svolgerà nel 2019, su un palcoscenico internazionale. Il sesto finalista sarà nominato attraverso il voto popolare.
16 stelle in giuria per la garafinale
Non ci sarà una prova d’appello, di fronte alla giuria di 16 stelle Michelin i sei giovani talenti arrivati in finale si giocheranno il tutto per tutto. Niente più ripescaggi. Si troveranno faccia a faccia con alcuni dei nomi più importanti della ristorazione internazionale e dovranno dimostrare, ancora una volta, di poter rappresentare il futuro della ristorazione d’autore italiana. I nomi dei membri della giuria metterebbero in difficoltà colleghi ben più navigati: Claudio Sadler (da Sadler) storico Presidente della giuria, Andrea Berton (Berton), Carlo Cracco (ristorante Cracco), Davide Del Duca (Osteria Fernanda) vincitore, nel 2014, del Premio Birra Moretti Grand Cru, Nicola Dell’Agnolo (Il Luogo di Aimo e Nadia), Annie Feolde (Enoteca Pinchiorri), Giancarlo Morelli (Pomiroeu), Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini), Alessandro Pipero (Pipero), Marco Reitano (La Pergola Hotel Rome Cavalieri) e Viviana Varese (Alice Ristorante). Accanto a loro, si riconferma l’esperienza di Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, e Alfredo Pratolongo, Presidente della Fondazione Birra Moretti.Il vincitore si aggiudicherà un premio del valore di 10mila euro.
Mettersi in gioco per puntare alla finale
Il Premio Birra Moretti Grand Cru, nelle precedenti otto edizioni, si è dimostrato in grado di aprire le porte dell’alta ristorazione italiana a tanti giovani talenti. Per provare a essere uno dei nuovi talenti della cucina italiana, è necessario inviare,entro e non oltre il 10 settembre 2018, la propria ricetta con una delle 18 birre della famiglia Birra Moretti in abbinamento e in ricettazione.Tema della ottava edizione: “Creatività e birra a tavola”. Entro il 19 settembre, si riunirà una giuria tecnica composta da tre esperti che effettuerà una selezione delle ricette pervenute e sceglierà i dieci concorrenti che potranno accedere alla fase eliminatoria.
Qui i criteri di selezione applicati dalla giuria:
• presentazione attraverso fotografia:è valutato l’impatto estetico del piatto fotografato che accompagna la descrizione della ricetta;
• originalità: la giuria valuta loslancio creativo nella elaborazione della ricetta;
• utilizzo dell’ingrediente birra:è valutato l’utilizzo e l’ottimizzazione nella preparazione della portata;
• abbinamento piatto/birra:è valutata la motivazione scritta della scelta dell’abbinamento;
• dinamica di realizzazione:sono valutate le varie fasi e i processi di preparazione della ricetta giunte in forma scritta.