Otto pretendenti al trono, due donne e sei uomini, per una sola corona: quella di “Artista del Panino 2019” incoronato da Vandemoortele.
A giudicare le creazioni degli aspiranti “Artisti del Panino 2019” sarà una giuria d’eccezione presieduta da Max Mariola, chef televisivo di Gambero Rosso Channel e Rai Premium, Barbara Rizzardini, direttrice della Fondazione del Panino Italiano e Ivano Ricchebono chef stellato del Ristorante The Cook di Genova. Presentatrice d’eccezione di finale e finalissima la Food influencer Valentina Scarnecchia, già madrina dell’edizione 2018.
Le valutazioni complessive della giuria daranno vita a una classifica a punti che permetterà di individuare i due superfinalisti che avranno ottenuto il punteggio più alto e che dovranno sfidarsi a colpi di improvvisazione e creatività. Ai superfinalisti saranno consegnati un paniere di ingredienti misteriosi scelti da uno chef Vandemoortele e alcuni pani Agritech con l’obiettivo di creare, in appena 15 minuti di tempo, un’opera degna della corona di “Artista del Panino 2019”.
I Finalisti e le Ricette
Saranno due donne e sei uomini a sfidarsi per il titolo di “Artista del Panino” 2019: sono gli otto vincitori delle quattro tappe del tour che ha visto decine di aspiranti campioni confrontarsi a Milano, Roma, Matera e Verona.
Gli otto finalisti hanno conquistato il ticket per la sfida finale con originali creazioni realizzate, naturalmente, con prodotti Vandemoortele:
- Baguelino scuro
- Brezel Burger
- Chiocciola curcuma e chia
- Ciabattina ai cereali al lievito madre pretagliata
- Schiacciatina all’olio pretagliata
- Rosa rustica
Elena Amendolara, titolare del Fishe’ di Palo del Colle (Bari) ha conquistato la finale durante la tappa di Matera con il suo panino “Il gran fishè”: un gustoso brezel burger che accoglie marmellata fatta in casa di cipolle di Tropea, capocollo di Martina Franca e mozzarella fior di latte artigianale, il tutto impreziosito da un tocco di calamaro fritto.
Domenico Bianco, titolare e food advisor della Salumeria Bianco – Bottega e panini dal 1936 di Putignano (Bari) è il secondo finalista della tappa lucana. Ha ottenuto il ticket per la finale di Rimini con “Panino zero”: burrata affumicata, fettine di capocollo di Martina Franca, cicorie e pomodorini Fiaschetto sott’olio. A fissare il panino, realizzato utilizzando una chiocciola curcuma e chia, un pomodorino Fiaschetto impanato con la Farinella di ceci e orzo e fissato con uno stecchino che attraversa la creazione da parte a parte.
Giulia Della Motta è invece una dei due vincitori della tappa romana: socia del Baestrò di San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena), la concorrente ha proposto durante la selezione “The brisket”, realizzato utilizzando una schiacciatina all’olio pretagliata da 130 g. Al suo interno ha racchiuso un brisket di manzo affumato per 12 ore, impreziosito da un’emulsione di maionese e senape e da rucola e pomodorini.
Anche Giacomo Dini, cuoco del Bar Pasticceria F.lli Bonci di Montevarchi (Arezzo) e finalista grazie al risultato della competizione di Roma, propone una personale interpretazione della schiacciatina all’olio pretagliata da 130 g. Il suo “Tigullio – Onore alla Liguria” unisce il pesto alla genovese realizzato secondo la tradizione al gusto della cecina e del baccalà fritto, conditi con capperi, olive e pomodorini.
Michele Locatelli, titolare del 18B di Roncadelle (Brescia) è invece uno dei due vincitori della tappa di Verona: il suo “S-porco!” realizzato partendo da una ciabattina ai cereali al lievito madre pretagliata da 120 g racchiude al suo interno spalla di maiale arrosto cotta a bassa temperatura, cime di rapa spadellate con aglio e peperoncino, maionese all’aglio nero, peperoncini friggitelli in agrodolce e una spolverata di anacardi tritati.
Spostandosi nella tappa milanese, incontriamo Patrizio Passavante, Capo reparto Bar, Pasticceria e Panetteria del Bar CONAD superstore Avigliana di Venaria Reale (Torino), e la sua “Rosa del vento”: una rosa rustica che accoglie carne di sanato rosolata, pomodoro costoluto, formaggio Cevrin ammorbidito in padella, il tutto profumato con erba artemisia e passato sotto la campana affumicatrice.
Valentino Ranuio è invece il secondo artista del panino uscito vincitore dalla sfida di Milano: lo chef di Gusto Tondo di Cermenate (Como) proporrà ai giudici il suo “U Purpu”, un baguelino scuro da 125 g con polpo cotto, olive del leccino denocciolate e stracciatella pugliese impreziosite da pomodorini semi dry, mango a cubetti, basilico fresco a qualche goccia di salsa al pepe.
Ultimo, ma solo per ragioni alfabetiche, il secondo vincitore della tappa veronese, Massimiliano Rossi, cuoco di Guagliò, ristorante meridionale di Putignano (Bari). Ha convinto i giudici a portarlo in finale grazie al suo “Baccalà: mare e terra!”, una rosa rustica con semi da 90g che, come uno scrigno, nasconde al suo interno baccalà, guanciale di maiale, purea di ceci neri e cavolo nero.
I premi
In palio, oltre a onori e all’alloro del vincitore, due premi importanti: per il primo classificato una settimana di vacanza nel Mar Rosso per 2 persone e per il secondo un corso di formazione personalizzato presso l’Accademia del Panino italiano. Fra tutti i concorrenti che non hanno avuto accesso alla finalissima sarà estratto a sorte un premio di partecipazione pari a 100 euro di prodotti Vandemoortele.