mixology
11 Luglio 2024Il Pulp & Purple di Omar Vesentini, proprietario dell’Hemingway Cocktail Bar di Como, è il miglior signature cocktail della quinta edizione della Como Lake Cocktail Week. Il bartender ha ottenuto il più alto punteggio sotto il profilo tecnico, estetico e sensoriale, manifestando una profonda conoscenza della storia della miscelazione e rispondendo perfettamente alla richiesta di realizzare un drink che celebrasse il tema di questa edizione, ossia Fantastic Classic.
«Il tema guida della quinta edizione era un invito a riscoprire i grandi classici della miscelazione, a riguardare verso quella golden age che è il punto di riferimento della storia dei cocktail riportando in auge i drink “dimenticati”», spiega a tal proposito Annalisa Testa, giornalista e founder della Cocktail Week del Lago di Como e di St. Moritz.
Il miglior cocktail del Lago di Como rimarrà nella drink list dell’Hemingway per tutto l’anno, sarà ambassador del progetto Como Lake Cocktail Week e diventerà protagonista della prossima edizione della St. Moritz Cocktail Week, che a febbraio 2025 farà tintinnare i bicchieri dei migliori cocktail bar della più esclusiva Alpine destination al mondo.
Al secondo posto si piazza Andrea Natalino del cocktail bar Kincho dello Sheraton Lake Como, che ha realizzato un twist sul Martini dal titolo Cono o coppetta?, miscelando un ridistillato di gelato alla fragola e fior di latte con una base di Campari, Gin Tanqueray N° Tten e Vermouth Strucchi al cono gelato.
Al terzo, invece, la coppia formata da Andrea Lanzoni ed Edoardo Eusebio, bartender di Passalacqua, da poco proclamato al vertice della classifica The World’s 50 Best Hotels 2023, con il signature cocktail La perla del Conte, una rivisitazione del Sazerac, uno dei “The Unforgettables” cocktail della IBA, preparato con WhistlePig 10Yo Rye Whiskey, Rémy Martin, caster sugar, tisana di assenzio e cardamomo nero e bitter di erbe aromatiche.
Per quanto riguarda il Campari Award, a salire sul gradino più alto del podio è stata Giorgia Balestrieri, mixologist del Krudo, rinomato premium cocktail bar di Como, che ha realizzato un twist sul Negroni intitolandolo “Negroni alla Romana”, preparato con Campari, Cynar, Bulldog Gin, Del Professore Vermouth Rosso e olio di noci. A consegnare il premio insieme ad Annalisa Testa, è stato Domenico Carella, Owner di Carico e Ultra Milano nonché F&B Consultant.
Il Premio della Critica, infine, è andato ad Andrea Attanasio, Owner del Fresco Cocktail Shop, che ha scelto di portare al banco della giuria un team di giovani studenti della scuola Fondazione Cometa Como, in cui insegna, per presentare e realizzare il suo signature cocktail Vamos Gin Fizz, preparato con Campari, London Dry Gin, albume d’uovo pastorizzato, panna liquida, sciroppo di zucchero e succo di lime.
Il drink del Fresco è un twist sullo storico Ramos Gin Fizz, nato a New Orleans nel 1888 da Henry Ramos; sembra che per ottenere la schiuma cremosa che lo contraddistingue Ramos arruolò una squadra di “shaker boys” che shakeravano il cocktail per 12-15 minuti passandosi lo shaker di mano in mano. Andrea Attanasio ha scelto così di promuovere uno dei valori del progetto Cocktail Week che è quello di coinvolgere e raccontare alle nuove generazioni la storia e l’arte della miscelazione promuovendo la consapevolezza del bere responsabile.
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