appuntamenti
09 Dicembre 2024Una volta giunti a Saint Vincent, basterebbe il profilo del Grand Hotel Billia per capire al volo come il luogo dell’evento conferisca prestigio all’evento stesso. Imponente, con una hall paragonabile a quella di un castello, labirintico tra sale e corridoi, possiede il fascino del maniero antico e l’efficienza della struttura moderna. Luogo ideale insomma per ospitare due degli eventi più importanti del calendario della bar industry italiana: la cocktail competition 110 e Lode e il premio Order of Merit. Frutto entrambi della verve creativa di Danilo Bellucci, figura quasi iconica del settore, oggi guidati da Francesco Cione, altro nome sinonimo di grande professionalità nel mondo del bartending, in qualità di managing director.
110 e Lode è un concorso riservato ai bartender che lavorano negli hotel 5 stelle, da sempre un palcoscenico privilegiato per l’hospitality e delle sorti di ambasciate internazionali, in virtù della clientela che li frequenta, dell’Italian lifestyle. A contendersi quest’anno la palma di vincitore assoluto una trentina di candidati arrivati in Valle d’Aosta un po’ da tutta Italia in rappresentanza del meglio del meglio dell’ospitalità alberghiera: dall’Aman al Mandarin Oriental, dal Belmond al Four Season e al St. Regis. I bartender che lavorano in ambienti così esclusivi devono possedere, oltre al talento professionale, dei tratti di cortesia e di savoir-faire assolutamente distintivi. Encomiabile dunque che ci sia un concorso che li premi.
Così, lo scorso 25 novembre, dopo un primo giro di selezioni sotto gli occhi attenti di una giuria guidata da Roberto Pellegrini, leggenda vivente del bartending tricolore, Giovanni Onori, del Bulgari Hotel di Roma nonché campione in carica del concorso e Paolo Beldì firma de Il Sole 24 Ore e de Il Foglio, hanno avuto accesso alla finale a tre Mattia Capezzuoli dello Stravinskij Bar dell’hotel De Russie di Roma, Gabriele Fantino del Blue Lounge dell’hotel Meliá di Genova e Mattia Patruno del The Lobby Bar del Rosewood hotel di Castiglion del Bosco, in provincia di Siena. Finale difficilissima perché tutti dei veri “cavalli di razza” che hanno saputo brillare sia nel cocktail proposto sia nel modo di proporlo e nel coinvolgimento della giuria posizionata attorno al bancone proprio come dei clienti qualsiasi. A strappare la vittoria comunque è stato Gabriele Fantino, bartender dotato di grande comunicativa.
La serata, conclusa naturalmente con una cena di gala e con un bar takeover capitanato da Federico Pavan del Donovan Bar di Londra, ha avuto comunque un altro momento clou con l’attribuzione dell’Order of Merit a otto personalità che si sono distinte nel mondo dell’ospitalità e della bar industry. Quest’anno l’onore è stato attribuito anche a personalità del mondo del caffè e del Latte Art come Carmen Clemente e Gianni Cocco, a sottolineare l’importanza che questo segmento ricopre nel mondo del bar, e ancora a Maurizio Maestrelli, giornalista e autore del recente La Grammatica dei Cocktail per Gribaudo Editore, Fulvio Piccinino, formatore e anch’egli autore di numerosi libri sul mondo del bartending, Claudio Perinelli del The Soda Jerk di Verona, Patrick Greco del Bulgari Hotel di Milano e Paolo Baccino del The Balance di Savona. Standing ovation e molta commozione in sala infine per l’Order of Merit conferito a Dom Costa, figura indimenticabile scomparso lo scorso anno, la sua competenza e il suo entusiasmo sono sempre vivi nel cuore di chi questo mondo lo frequenta quotidianamente.
110 e Lode e Order of Merit, riuniti quest’anno per la prima volta in un singolo appuntamento, sono degli eventi che hanno molti meriti: il primo va a toccare e mettere in luce dei professionisti dello shaker valorizzando il loro ruolo, sempre più importante peraltro, all’interno delle grandi catene alberghiere, mentre il secondo è un riconoscimento che, caso più unico che raro, premia anche chi pur non lavorando dietro un bancone svolge un ruolo importante nel sostegno e nella promozione del mestiere di bartender.
Come ha ricordato lo stesso Francesco Cione: «se da un lato con Order of Merit si vuole dare risalto a quelle donne e a quegli uomini che oggi possiamo definire veri e propri ‘fari’ di riferimento per le giovani generazioni di barman e per i futuri professionisti dell’ospitalità, 110 e Lode vuole soprattutto essere, per il mondo del bar, un manifesto di riferimento per quei valori tutti italiani da sempre riconosciuti a livello internazionale come capi saldi dell’accoglienza».
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