fiere
24 Aprile 2015Da diverse edizioni, HostMilano è impegnata in un percorso finalizzato a diffondere un nuovo concetto “olistico” di innovazione che coniughi tecnologia, design e fruibilità. Un esempio è il Premio Internazionale di Architettura e Design Bar, Ristoranti e Hotel d’Autore, che ha debuttato lo scorso anno e che nell’anno di EXPO si ripropone in una versione rinnovata. L’obiettivo del 2015 è continuare sulla strada del riconoscimento di gestori e progettisti che hanno realizzato le opere più interessanti, innovative, caratterizzate per l’inserimento paesaggistico, l’architettura e l’arredo. Valorizzare, quindi, sia le nuove opere che le ristrutturazioni di qualità per incentivare l’attenzione e gli investimenti dei privati. Ai partner della prima edizione: IN/ARCH, Gambero Rosso, Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, Artribune, Archilovers e Host - Fiera Milano, si aggiunge così la Sezione Lombarda dell’Istituto Nazionale di Architettura, che farà da antenna nella Regione per individuare gli interventi di qualità realizzati in occasione di EXPO 2015, e il patrocinio di ADI - Associazione per il disegno Industriale.
Tre le novità della seconda edizione
La prima riguarda il carattere internazionale. La seconda vede l’estensione del premio ad altri luoghi dedicati all’accoglienza come Hotel, B&B, residence, agriturismi, ostelli e in generale tutte le strutture per la ricettività. Sempre sulla scia dell’attenzione al dettaglio viene, inoltre, introdotta una nuova categoria dedicata al design di oggetti, materiali o componenti di arredo che non abbiano ancora un produttore, per individuare le eccellenze che caratterizzano il progetto architettonico ai diversi livelli. Affine anche la filosofia che ispira i due prestigiosi award di HostMilano nati dalla partnership con POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano: HOSThinking, che premia i format d’avanguardia per l’ospitalità (180 da tutto il mondo le iscrizioni alla prima edizione nel 2013) e Host Smart Label, “etichetta” di qualità per prodotti e servizi innovativi e sostenibili, riconosciuta nella scorsa edizione a 35 prodotti su 172 candidature, tra i quali quattro menzioni speciali per il particolare valore di rottura degli schemi.
Il contribuito delle aziende che forniscono prodotti e servizi al mondo del fuori casa è infatti sempre più importante e “integrato”. Dice per esempio Vittorio Rossetti, Direttore Commerciale - Divisione Hotel & Restaurant di Broggi e Villeroy & Boch Italia: “Un caso di successo? La collaborazione con il Maestro Gualtiero Marchesi con cui abbiamo creato una linea di posateria innovativa. L’altra leva fondamentale è lanciare nuovi prodotti: l’obiettivo aziendale è continuare a produrre un prodotto perfetto qualitativamente e fare in modo che sia aggiornato con il design richiesto e funzionale. Non a caso lavoriamo con le migliori catene di hotel e top restaurant internazionali”. “Essere Made in Italy oggi risulta importantissimo per i mercati esteri dove i consumi si sono fatti sempre più consapevoli, ma lo è altrettanto per il mercato domestico - conferma Paolo Bonandin, Responsabile Immagine e Comunicazione di Tognana Porcellane -. La brand awareness è imprescindibile per competere nei mercati presidiati dalla grande distribuzione e la alimentiamo con campagne su prodotti ad hoc, anche con sito web e social network. Il 2013 è stato per noi l’anno di ‘Evoluta’, una batteria di pentole dalle caratteristiche tecniche veramente innovative”.
Nuovi format
E a Milano, in vista dell’EXPO, si stanno moltiplicando i nuovi format che puntano sugli atout del Made in Italy. Da VyTA, i nuovi bar multi-funzione che accolgono il cliente con un design da negozio retail da alto di gamma - premiato nella prima edizione di “Bar e Ristoranti d’Autore” - allo store Eataly Smeraldo progettato da Costa Group, che ha reinterpretato il tema del mercato e del ristorante nella piazza italiana in sintonia con il precedente uso a teatro dell’edificio. Fino all’ultimo nato, che vedrà la luce il 30 aprile giusto in tempo per l’inaugurazione di EXPO: il Mercato del Duomo, uno spazio multifunzionale realizzato in Piazza Duomo dal Gruppo Autogrill, in un’ala della Galleria Vittorio Emanuele. Progettato da Michele de Lucchi e con la consulenza di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e Presidente dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (UNISG) di Pollenzo, il Mercato del Duomo è un open space esteso su cinque livelli dominati da un grande albero, reminiscenza dell’Albero della Vita dell’area espositiva, che in pieno stile EXPO riflettono i progressivi stadi di lavorazione della materia prima e le diverse esperienze di consumo: dal cibo nella sua forma più semplice e naturale al prodotto lavorato e trasformato in ricette, dalla consumazione veloce a un’esperienza più slow. La città e il Paese si preparano all’opportunità EXPO dunque, anche se un po’ in ordine sparso, puntando sul mix di stile italiano e innovazione, tradotta come tecnologia, design e nuovi format.
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A cura di Matteo Cioffi
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