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14 Ottobre 2015Si è appena conclusa la finale internazionale del Martini Grand Prix, la competizione che da quasi 50 anni premia i migliori barman in tutto il mondo. Vincitore, l’italiano Walter Gosso, che con il suo “Un Americano a Torino” ha sbaragliato gli avversari: l’inglese Dominic Whisson, il francese Nicolas Lasjuiriallas e lo spagnolo Miguel Perez Munoz.
D’eccezione la giuria: Jacob Briars, leader nel bartending internazionale e responsabile per la Global Advocacy del Gruppo Bacardi; Peter Dorelli, celebre bartender italiano con una carriera nei migliori hotel a Londra; Mar Calpena Ollè, conosciuta giornalista spagnola del settore eno-gastronomico e Rosanna Marziale, chef stellata del ristorante "Le Colonne" di Caserta, che si è inoltre esibita in uno show-cooking in perfetta sintonia di sapori e profumi con lo stile Martini.
Dopo attenta analisi di ricetta, expertise e garnish, la giuria ha decretato vincitore Walter Gosso, sottolineando la sua capacità di creare un cocktail by Martini, che, nel rispetto della tradizione e nel perfetto stile dell’Aperitivo italiano, guardi anche alle nuove tendenze del bere contemporaneo.
Ricco il programma dell’evento che, dopo le esibizioni dei finalisti, ha visto la guest star, il guru della Mixology Simon Difford, (fondatore della Guida Difford e dell’omonimo sito internet www.diffordsguide.com), fornire un’ampia panoramica delle tendenze del “Momento Aperitivo” a livello mondiale, e successivamente Peter Dorelli chiacchierare con Jacob Briarssulle sulle caratteristiche attuali e le opportunità della professione di bartender. Peter Dorelli, infine, ha personalmente preparato il “Torinese”, uno dei cocktail-icona di quest’anno, a base delle new entry Martini Rubino e Martini Ambrato, oltre a Martini Bitter, dedicandolo alla giovane barlady in forza alla Terrazza Martini presso Padiglione Italia, Patrizia Bevilacqua, quale simbolo dell’impegno femminile durante Expo 2015.
Dopo l’attesa premiazione del vincitore, un cocktail party ha coronato la competizione, con vincitore e finalisti del Martini Grand Prix che hanno servito i loro cocktail agli ospiti illustrandone loro le caratteristiche fondamentali, affinché la serata fosse in ogni sua fase un momento di approfondimento della tematica Mixology e della ricca gamma Martini. Scilla Ruffo di Calabria, blasonatissima DJ, ha scaldato ulteriormente l’atmosfera con le sue apprezzatissime compilation.
Martini Grand Prix – le radici
Il Martini Grand Prix nasce nel lontano 1966 con il nome di “Pensiero Paissa”, in omaggio a Pier Luigi Paissa, storica figura della Martini & Rossi, che curò infaticabilmente, nel corso di oltre 30 anni, i rapporti tra l’Azienda ed il mondo del bar, ancora privo, negli anni tra le due guerre, di organizzazioni professionali. Dopo quattro edizioni riservate ai professionisti italiani, il premio cominciò ad allargare i suoi orizzonti, selezionando i suoi finalisti in ogni continente. Cambiò di conseguenza anche il nome, diventato “International Paissa Prize” nel 1970, “Martini Grand Prix” nel 1982, e infine “Bacardi-Martini Grand Prix” nel 1994. In quasi 50 anni la manifestazione, che sin dagli inizi si è avvalsa della collaborazione di IBA e AIBES (le principali associazioni di categoria italiana e internazionale), ha saputo interpretare tempi e novità del bartending, costituendo un ricco momento di incontro e scambio di idee e tecniche tra esperienze diverse, sotto l’egida e la competenza di Martini.
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A cura di Matteo Cioffi
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