14 Aprile 2016
Prosegue la crescita delle spedizioni di Champagne verso l’Italia, che con 6,3 milioni di bottiglie è il settimo mercato al mondo per l’export del celebre vino francese. Dopo la performance del 2014, che aveva visto una crescita dell’8,1%, il 2015 conferma ancora la tendenza positiva facendo registrare un incremento del 9,7%. Nei tre anni dal 2013 al 2015 il mercato italiano ha guadagnato un milione di bottiglie.
Nel panorama delle scelte dei consumatori europei, gli italiani si distaccano nettamente per la preferenza accordata alle cuvée speciali che rappresentano il 6,5% delle spedizioni rispetto al 2,7% dell’Unione Europea. L’Italia conferma inoltre il suo storico legame con i grandi marchi che detengono l’85,4% del mercato, seguiti dai viticoltori e dalle cooperative rispettivamente all’11,3 e 3,4% delle spedizioni.
Nel complesso, le bottiglie spedite dalle cantine della Champagne nel mondo (Francia inclusa) nel 2015 sono state 312.531.444, con una crescita dell’1,7% e un giro d’affari di 4,75 miliardi di euro che rappresenta la miglior performance commerciale nella storia dello Champagne. Segno più per le esportazioni verso l’Unione Europea (+3,3%) e verso i Paesi extra UE (+4,8%).
È ancora il Regno Unito a guidare la classifica dei mercati all’export per lo Champagne con 34.153.662 bottiglie, cioè +4,5% rispetto al 2014. Seguono gli Stati Uniti con 20.508.784 bottiglie (+7,1%). Crescita a due cifre per il Giappone, con 11.799.246 bottiglie (+13,1%), l’Australia (8.110.106, +24,3%) e la Spagna (3.909.345, +14,2%). Da segnalare infine gli exploit di altri Paesi extra UE, come il Canada (+12%) e Nuova Zelanda (+33%).
Champagne: i primi 10 mercati all’export nel 2015
1. Regno Unito 34 153 662 +4,5%
2. Stati Uniti 20 508 784 +7,1%
3. Germania 11 907 887 -5,5%
4. Giappone 11 799 246 +13,1%
5. Belgio 9 210 659 -5,4%
6. Australia 8 110 106 +24,3%
7. Italia 6 359 572 +9,7%
8. Svizzera 5 410 288 -2,5%
9. Spagna 3 909 345 +14,3%
10. Svezia 2 924 854 +12,1%
Fonte: Comité Champagne
Il Comité Champagne, creato dalla legge francese del 12 aprile 1941, ha sede a Epernay e riunisce tutti i viticoltori e tutte le Maison di Champagne. L’organizzazione interprofessionale rappresenta uno strumento di sviluppo economico, tecnico e ambientale. Il Comité Champagne mette le due professioni in relazione tra loro e conduce una politica di qualità costante e di valorizzazione del patrimonio comune della denominazione.
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A cura di Matteo Cioffi
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