28 Aprile 2016
L’eccellenza è made in Bergamo. Acqua Bracca, storica fonte bergamasca di acque minerali, abbraccia l’arte di Evaristo Baschenis, tra i più noti protagonisti del panorama pittorico del Seicento, che la Fondazione Credito Bergamasco porta in mostra a Palazzo Creberg (Largo Porta Nuova 2) a Bergamo dal 6 al 27 maggio 2016 con l’esposizione “Baschenis, ritorno a Palazzo”. Occasione unica per riscoprire da vicino alcune delle opere più entusiasmanti del pittore nato a Bergamo nel 1617, che Acqua Bracca ha scelto di valorizzare mettendo in commercio, dall’inizio di aprile, bottiglie con una retroetichetta dedicata a due soggetti:
- Cucina con rami e servente
olio su tela, 94x134,5 cm, collezione privata
- Piatto di mele, un rametto di rose e una mela su uno stipo
olio su tela, 41x50 cm, collezione privata
Un dono speciale sulle bottiglie da 1 litro, per un totale di 1milione di retroetichette sulle tavole degli italiani in stile Baschenis. «Da sempre sosteniamo le eccellenze locali, lo facciamo perché siamo convinti che siano queste che rendono più forte e coeso un popolo. Stretto intorno a tutte le sue peculiarità: dalle materie prime, come nel nostro caso, alla cultura, come accade per le opere portate alla vista del grande pubblico dalla Fondazione Credito Bergamasco, in prima linea nella valorizzazione artistica e identitaria del territorio. Impegno per il quale, da bergamaschi, non possiamo che dire “Grazie!”» - ha dichiarato Luca Bordogna, AD Bracca SpA.
«I quadri di Baschenis raccontano di una quotidianità fatta di nature morte, di cucine e strumenti musicali, tanto definiti nei dettagli che sembra di poterli toccare. Una quotidianità che ben si lega a quella delle tavole degli italiani a cui parlano le bottiglie di Acqua Bracca, portando un messaggio di salute, data l’alta qualità delle sorgenti, e di benessere anche culturale, vista la nuova e veste con cui si presentano. Vorrei quindi ringraziare il Gruppo Bracca per la collaborazione culturale ormai collaudata, partita con la mostra internazionale di Palma il Vecchio per la quale sono stati preziosi supporter e divulgatori, e rafforzata con il tempo grazie alla comune attenzione per l’arte e la cultura. Inoltre, ringrazio tutti i collezionisti che hanno scelto di mettere gratuitamente questi capolavori a disposizione del pubblico, rivolgendo un “grazie” particolare al proprietario dei dipinti riprodotti sull’etichetta delle bottiglie che non ha chiesto alcuna royalty per la riproduzione» - ha commentato Angelo Piazzoli, segretario generale Fondazione Credito Bergamasco.
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A cura di Matteo Cioffi
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