07 Luglio 2016
“La cultura si mangia!”. Ovvero: il cibo come aggregante per iniziative culturali fuori dal comune, per un’alleanza che fa bene alla cultura e anche ai locali che la ospitano. È l’esperienza di Mariablu Scaringella, operatrice culturale pugliese che, dopo un diploma da geometra e laurea in Decorazione all’Accademia di Belle Arti, ha fondato un’associazione con cui organizza eventi a spron battuto.
”Mi sono barcamenata per molto tempo alla ricerca di un lavoro” racconta Mariablu, “poi ho capito che avrei dovuto, semplicemente, costruirmelo a mia immagine e somiglianza. Ho fondato la mia associazione culturale tre anni fa con lo scopo di ridurre la distanza tra gli artisti e il pubblico, svecchiando l’idea di polverosa cultura accumulata sugli scaffali delle biblioteche e portando libri ed autori un po’ ovunque, dalla strada ai pub. Fondamentalmente volevo interrompere la noia dilagante tra le rassegne letterarie, con autore e moderatore seduti sulle loro poltroncine, col microfono, a parlare tra loro mentre il pubblico si limita ad ascoltare”.
“L’associazione è nata, quindi, per organizzare eventi che fossero aggregativi, in cui autore e moderatore parlano al pubblico seduti su una panchina o sorseggiando una birra fresca” prosegue la Scaringella. “Portare, insomma, i libri fuori dalle librerie, magari accompagnati da un po’ di musica, un aperitivo o una cena. Non è stato facile, all’inizio, far comprendere ai ristoratori che la presentazione di un libro è un’occasione di crescita, non solo l’occupazione di una sala che va ripristinata al più presto con i tavoli per ospitare i clienti che vogliono cenare. La cultura è ancora vista come uno spauracchio che allontana i consumatori, così i clienti percepiscono le presentazioni come un ‘disturbo che finirà presto’ e non come la possibilità di trascorrere una serata diversa ed interessante. L’intesa con il ristoratore è fondamentale per l’ottima riuscita dell’evento e per rendere la serata accogliente per tutti”.
I tentativi sono stati diversi, dai libri nei pub all’aperto con una birra media a mo’ di clessidra per gestire i tempi della presentazione, al ristorante stellato con presentazione e buffet separati. “Il cibo si è rivelato un ottimo aggregante, pretesto per riunire più persone e offrirle spunti di discussione diversi dal solito. La condivisione del cibo fa subito ‘famiglia’, mette tutti a proprio agio, rilassa i muscoli e rende ricettivo il pubblico, coinvolgendolo realmente”.
Ma l’optimum, confessa Mariablu Scaringella, è stato raggiunto solo con la rassegna attualmente in atto. “Presso Fourquette a Foggia, ho trovato l’accoglienza perfetta per i miei autori e per me. Fourquette nasce come ‘Cucina narrativa’: i titolari Giuliano e Luana raccontano storie con i loro piatti. Hanno accolto benissimo la mia proposta, accettando il rischio di avere pochi coperti a serata, ma promuovendo l’evento con tutti i canali disponibili, diventando parte del gioco. Così i clienti si sono sentiti coinvolti dall’entusiasmo dei due titolari. Siamo tutti allo stesso tavolo, per iniziare la cena l’autore e io chiacchieriamo sull’argomento del libro. Dopo la prima portata il clima si scioglie, i commensali si lasciano andare con domande e considerazioni, il dialogo si instaura anche tra sconosciuti, e la temperatura si fa mite. Il menù è rigorosamente tratto o ispirato al libro di cui si discute, perché il cibo è la maniera migliore per immedesimarsi nei panni di un’altra persona. È chiaro che il libro e l’autore hanno un peso determinante, ma davanti ad un bicchiere di rosso è tutto più semplice”.
Ci è spesso capitato di chiudere gli articoli di questa rubrica rivolgendo agli intervistati una domanda: “Con la cultura si mangia?”. La risposta di Mariablu Scaringella ci spiazza, andando oltre le nostre intenzioni e le nostre speranze: “Che dire? La cultura si mangia!”.
PANE E CULTURA
Una rubrica di Giuliano Pavone
A chi dice che con la cultura non si mangia rispondiamo proponendo settimanalmente un’esperienza che mette in relazione in modo profittevole e innovativo il mondo della cultura e dello spettacolo da un lato e quello del pubblico esercizio dall’altro. Format, eventi, libri e personaggi per cibare il corpo e la mente.
Pane e cultura. Scrittura e cucina: quando l’autore diventa chef
Pane e cultura. Il cibo nei libri: letteratura à la carte
Pane e cultura. Al Fourquette si mastica letteratura
Pane e cultura. Le Murate Firenze, dal carcere alla libertà artistica
Pane e cultura. I più famosi bar sullo schermo (seconda parte)
Pane e cultura. I più famosi bar sullo schermo (prima parte)
Pane e cultura. Villa Necchi a Milano: la casa-museo è anche caffè
Pane e cultura. Sapor di Storia: cene e arte a Taranto vecchia
Pane e cultura. Moak: il caffè letterario è un concorso di scrittura
Pane e cultura. Filippo Venturi: quando è l’oste a giudicare il cliente
Pane e cultura. Macondo: i lettori bevono al bar
Pane e cultura. Cucina Kapuscinski: la radio è “gastroculturale”
Pane e cultura. Kitchen confidential: cucine (d’autore) da incubo
Pane e cultura. La nuova sede della Libreria del mondo offeso
Pane e cultura. Ritrovare i ritmi lenti nel bistrò milanese
Pane e cultura. Quando il ristorante finisce al cinema
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Pane e cultura. Contadinner: le cene dell'"hub rurale" VàZapp'
Pane e cultura. Altroquando Roma: cultura trasversale fra libri e birre
Pane e cultura. Il film In grazia di Dio selezionato per il Giubileo
Pane e cultura. Scaletta: vent’anni di arte e buona cucina a Milano
Pane e cultura. Hart Napoli, il ristocinema
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Pane e cultura. Milano: Porta Ticinese cambia verso in libreria
Pane e cultura. Skantinato 58: caffè, libreria e biblioteca
Pane e cultura. Kublai Lucera (FG): il cibo è racconto
Pane e cultura. Adelmo Monachese: “I cuochi tv sono…”
Pane e cultura. Filippo Venturi, ristoratore e scrittore
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Pane e cultura. Street food: il fenomeno è in libreria
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Pane e cultura. Ciak, si mangia! I libri su cibo e cinema
Pane e cultura. Dopolavoro Bicocca: food e arte contemporanea
Pane e cultura. BBeP Locorotondo (BA): bottega culturale di qualità
Pane e cultura. Il Mercato del Duomo: esperienza verticale di Autogrill
Pane e cultura. Mondadori café Milano: la Lunigiana nel megastore
Pane e cultura. Nel coffee art bookstore si fa anche food storytelling
Pane e cultura. Libri&Bar Pallotta Roma: via il biliardo, arriva la libreria
Pane e cultura. La loggia: un art cafè a Carovigno (BR)
Pane e cultura. Gusto e intrattenimento al Mercato Metropolitano
Pane e cultura. In libreria i segreti della pizza
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Pane e cultura. Bar luce: Wes Anderson alla Fondazione Prada
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Pane e cultura. Sugo-Condimenti per la casa a Roma dal 12 al 14 giugno
Pane e cultura. Persepolis Andria: il caffè fa riaprire la libreria
Pane e cultura. Nuvole in cantina: vino e fumetti in un luogo che vive
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Pane e cultura. Ex Forno Bologna: dal pane all’arte moderna
Pane e cultura. Rotonda Bistro Milano: per bambini da 3 a 93 anni
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Pane e cultura. Triennale Milano: mostra e terrazza aperte sull’Expo
Pane e cultura. mcafé Genova: mastica l’arte, medita sul cibo
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Pane e cultura. Per un trancio di libri: una microlibreria a L’Orablù
Pane e cultura. Teatro Orfeo Taranto: caffè e cultura nel foyer
Pane e cultura. Trieste, la città dei caffè
Pane e cultura. San Marco Trieste: alle origini del caffè letterario
Pane e cultura. Eataly e librerie.coop convivono a Bologna
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Pane e cultura. Sugar Queen Napoli: il cake design diventa un libro
Pane e cultura. Panecotto Matera: pane è cultura!
Pane e cultura. Cucina calibro noir: buone letture e buona tavola
Pane e cultura. Calib: caffè + libreria = valorizzare la Puglia
Pane e cultura. Medieval: il GastroPub “storico” in Salento
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Pane e cultura. “In grazia di Dio”: il film a Km 0 gira il mondo
Pane e cultura. Piccolo Teatro, grande servizio
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Pane e cultura. Feltrinelli RED: se l’ibridazione diventa community
Pane e cultura. Giufà Roma: in equilibrio fra libri e caffè
Pane e cultura. Cyrano Alghero: libri, vino, svago
Pane e cultura. Un Food Film Festival a Sud di Milano
Pane e cultura. Cibo, e non solo, per la mente
Pane e cultura. Anche gli angeli… mangiano cannoli!
Pane e cultura. Macondo Bologna: l’arte di incontrarsi
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Pane e cultura. Nea: arte (e bistrot) tutte le ore
Pane e cultura. Cucina narrativa, showcooking e saperi tradizionali
Pane e cultura. Musica e dintorni: birra artigianale e territorio
Pane e cultura. Scriptorium cafè: la sala studi è al bar
Pane e cultura. L’Orablù: eventi nel bar della piscina
Pane e cultura. Melville, la balena piacentina
Pane e cultura. Libri e teatro si incontrano al bar
Pane e cultura. Libri e caffè (napoletano) nel foyer del teatro
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A cura di Matteo Cioffi
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